Riflessione del giorno

mercoledì 26 agosto ’20

By Patronato S. Vincenzo

August 25, 2020

XXI Settimana del tempo Ordinario

Proverbio:

«Caràter de la rassa bergamasca, fiama de rar, sòta la sènder brasca».

 

Iniziamo la Giornata Pregando (preghiera colletta)

O Dio onnipotente che nei tuoi santi fai splendere i prodigi della grazia e doni a noi mirabili esempi di virtù concedi che mentre celebriamo la festa di S. Alessandro martire patrono di Bergamo per la sua intercessione ed il suo patrocinio fedeli alle tradizioni religiose e civili dei nostri padri ne imitiamo gli esempi di fede invitta di zelo operoso e di ardente carità. Per Cristo Signore. Amen

 

OGGI SI CELEBRA S. ALESSANDRO, MARTIRE. PATRONO DI BERGAMO

Visse a cavallo del III e IV sec ed era soldato della Legione Tebea. Condannato alla decapitazione a causa della sua fede cristiana, muore il 26 agosto 303 a Bergamo, nel luogo dove ora sorge la chiesa di S. Alessandro in Colonna. Merito di S. Alessandro è aver introdotto la fede cristiana nella città e nel territorio di Bergamo. In città tre grandi chiese lo onorano come patrono e varie altre in diocesi. Il santo è raffigurato in veste di soldato romano con un vessillo recante un giglio bianco.

 

 

Ascoltiamo la Parola Dio Matteo 23,27-32.

Gesù parlò dicendo: «Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che assomigliate a sepolcri imbiancati: all’esterno appaiono belli, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni marciume. Così anche voi: all’esterno apparite giusti davanti alla gente, ma dentro siete pieni di ipocrisia e di iniquità. Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che costruite le tombe dei profeti e adornate i sepolcri dei giusti, e dite: “Se fossimo vissuti al tempo dei nostri padri, non saremmo stati loro complici nel versare il sangue dei profeti”. Così testimoniate, contro voi stessi, di essere figli di chi uccise i profeti. Ebbene, voi colmate la misura dei vostri padri».

 

Riflessione Per Il Giorno

Alessandro, patrono di Bergamo, è raffigurato come soldato romano con un vessillo recante un giglio bianco. Era il vessillo della Legione Tebea comandata da s. Maurizio nella quale Alessandro sarebbe stato comandante di centuria. La legione romana utilizzata in prevalenza in oriente, venne spostata nel 301 in occidente per respingere gli attacchi di Quadi e Marcomanni. Mentre attraversavano il Vallese alla legione fu ordinato di ricercare i cristiani contro i quali era stata scatenata una persecuzione. I legionari, cristiani a loro volta, si rifiutarono e per insubordinazione vennero puniti con la decimazione eseguita ad Agaunum (oggi S. Moritz). La decimazione consisteva nell’uccisione di un uomo ogni dieci. Al perdurare del rifiuto dei legionari di perseguitare i cristiani, fu eseguita una seconda decimazione e poi l’imperatore ordinò lo sterminio. Pochi i superstiti, tra cui Alessandro, Cassio, Severino, Secondo e Licinio che ripararono in Italia. A Milano Alessandro fu però riconosciuto e incarcerato, ma rifiutò di abiurare. In carcere ricevette del vescovo di Milano S. Materno. Fuggì e riparò a Como, dove fu nuovamente catturato e riportato a Milano fu condannato a morte, ma riuscì nuovamente a fuggire e raggiunse Bergamo dove iniziò a predicare e a convertire molti bergamaschi, tra cui i martiri Fermo e Rustico. Scoperto e catturato, fu pubblicamente decapitato il 26 agosto 303 nel luogo ove oggi sorge la chiesa di S. Alessandro in Colonna. 

 

Intenzione del giorno

Preghiamo per il nostro Vescovo Francesco, il clero e tutta la chiesa e terra di Bergamo

 

Don’t forget!

Luoghi di culto dedicati a S. Alessandro in bergamasca P=chiesa parrocchialeS=chiesa succursaleD=chiesa distruttaR=chiesa di cui restano ruderi inglobati in altri edifici

 

 

 

 

 

 

 

 

ANNO                     LOCALITÀ                                                 NOTE

 

 

nell’immagine un dipinto di Nikolai Astrup