Riflessione del giorno

Mercoledì 26 novembre 2025

By Patronato S. Vincenzo

November 26, 2025

 

33. a settimana tempo ordinario

 

Avvenne il 26 novembre…

43 a.C. – Formato il 2° triumvirato fra Ottaviano Augusto, Marco Antonio e Marco Emilio Lepido

1778 – Il capitano James Cook scopre Maui.

1950 – Truppe della Repubblica Popolare Cinese entrano in Corea del Nord e lanciano un massiccio contrattacco contro le forze della Corea del Sud e degli Stati Uniti d’America.

1998 – Tony Blair è il 1º primo ministro inglese a parlare nel parlamento della Repubblica d’Irlanda

2003 – Viene effettuato l’ultimo volo del Concorde.

2010 – Brembate Sopra, Bergamo: scompare Yara Gambirasio

 

Aforisma di Madre Teresa di Calcutta

“Non cercate Gesù molto lontano. Lui è in voi. Alimentate la lampada e lo vedrete.”

 

Santo del giorno

 

Preghiera Colletta

Dio onnipotente ed eterno, che sei il padrone della vigna e delle messi e assegni a ciascuno il suo lavoro e la giusta ricompensa aiutaci a portare il peso della nostra giornata accettando serenamente la tua volontà. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen

 

Parola di dio Luca 21,12-19

Disse Gesù ai suoi discepoli: “Metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e governatori, a causa del mio nome. Avrete allora occasione di dare testimonianza.

Mettetevi dunque bene in mente di non preparare prima la vostra difesa; io vi darò parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non potranno resistere né controbattere. Sarete traditi persino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici e uccideranno alcuni di voi; sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto. Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita. 

 

Riflessione don Arturo commenta don Bepo

«P. Beyer il Conferenziere ha toccato il problema fondamentale e più delicato del “rinnovamento” cui mira per sua natura il Capitolo Speciale. Il problema cioè della fedeltà. Gli altri Capitoli Generali in genere sono solo «farmaceutici» somministrano cioè farmaci contro eventuali deviazioni, abusi ecc. Quello Speciale invece ha un carattere «chirurgico». Vuole andare al fondo della fedeltà al proprio carisma ecclesiale e di fondazione.

Esso tende alla ricerca della fedeltà a quello che lo Spirito Santo voleva nel carisma del Fondatore, e che forse egli stesso non ha potuto realizzare del tutto, anche perché la Chiesa non l’ha permesso o non l’ha capito. Occorre pertanto ritrovare non solo quello che ha fatto il Fondatore, ma sentire nella profondità del suo carisma quello che voleva fare. Il tutto però con prudenza. (Bollettino Salesiano – settembre 1971). Don Bepo sottolinea questo passaggio di padre Beyer perché al Patronato S. Vincenzo stava vivendo le stesse preoccupazioni. 

Le coordinate poi per il rinnovamento sono presentate da don Ricceri, il rettor maggiore, in cinque punti: santità, spirito salesiano, preghiera e umiltà, carità. Oggi sono da riprendere rilanciando in altra forma le virtù dimenticate dal progresso ed emarginate dal processo di secolarizzazione: leggi senza sacrifici, senza doveri, senza rinunce, senza precetti, senza superiori, senza dolore! Quali mezzi e vie per tendere alla santità e quali le più efficaci? Da allora è passato mezzo secolo. Oggi lo scenario è ancora più complesso. Recentemente il Papa ha messo fuoco i 4 punti cardinali per orientarsi nel viaggio della vita: interiorità contro la dispersione degli schermi; unità come comunione, non come slogan; amore come forma del sapere, che altrimenti rimane sterile; gioia come prova che la verità è passata davvero, fiamma che fonde le anime in una sola.

Un manifesto per tempi digitali: nasce dal cuore, si nutre di mente, si compie nell’amore. Chi ascolta capisce la via: tornare all’essenziale, al Maestro interiore. Papa Benedetto XVI in occasione della beatificazione di Newman, ricordò che il generale nazista H. Goering aveva detto del suo capo: “Io non ho nessuna coscienza. La mia coscienza è Adolf Hitler…”. Di qui la terribile “deriva” che sappiamo.  Formarsi una coscienza retta protegge da aggressività, da false promesse dei falsi maestri. La realizzazione di una coscienza retta è l’obiettivo più importante di ogni persona.

 

Intenzione di preghiera

Preghiamo perché riconosciamo che quanto c’è di buono e giusto nel mondo è segno della presenza e dell’azione salvifica di Dio nella nostra storia.

 

Don’t Forget! Storia dei martiri cristiani 8.A PARTE L’ECUADOR OGGI

 

LA CHIESA CATTOLICA IN ECUADOR OGGI

Con il Modus vivendi si ristabilì la presenza del Nunzio apostolico a Quito e dell’Ambasciatore ecuadoriano a Roma. Tra le figure più importanti ci fu l’Arcivescovo di Quito Carlos María Javier de la Torre (1873–1968, cardinale dal 1953), che si impegnò nel contrastare gli effetti dell’insegnamento laicista moltiplicando le scuole cattoliche e fondando, nel 1946, la Universidad Católica del Ecuador. Il ruolo della Conferenza Episcopale fu fondamentale soprattutto nel coordinamento dell’azione pastorale nel Paese e nell’applicazione delle direttive del Concilio Vaticano II e delle Conferenze Generali dell’Episcopato latinoamericano.

Anche il secondo cardinale Pablo Muñoz Vega (1903–1994, cardinale dal 1969), fu figura importante per i cattolici negli anni del Concilio Vaticano II e successivi, per l’impegno che mise nel guidare la Chiesa nell’accettazione dei documenti conciliari. Il viaggio pastorale che Giovanni Paolo II compì in Ecuador dal 29/1 al 1/2/1985 nel 450° anniversario dell’evangelizzazione del territorio ecuadoriano fu un evento storico per la Chiesa e anche per la società civile. La Chiesa in Ecuador ha svolto negli ultimi anni del XX sec. e in occasione delle riforme costituzionali del 1997 e del 2007 un ruolo fondamentale nella formazione della società civile, ponendosi come coscienza critica contro i sempre ricorrenti tentativi di minare l’istituzione familiare e la sacralità della vita ma anche accompagnando soprattutto le fasce deboli della popolazione nelle lotte contro la povertà.