Iniziamo la Giornata Pregando Signore Gesù, insegnami a capire, ad accettare, a favorire la vocazione dei miei figli. Guida i miei gesti, ispira le mie parole perché nulla in me li ostacoli nel seguire la strada su cui li hai chiamati. Fammi attenta ai loro bisogni, rispettosa dei loro sentimenti, capace di sostenerli nel momento del dubbio o della prova. Donami il coraggio dell’amore disinteressato, pronto al sacrificio e la madre tua Maria mi sia ogni giorno di conforto, di aiuto, e di esempio in questo cammino. Amen.
S. MONICA. Nacque a Tagaste in Numidia, nel 332. Da giovane studiò e meditò la S. Scrittura. Madre di Agostino d’Ippona, fu determinante per la conversione del figlio: nella notte di Pasqua del 387 a Milano poté vedere Agostino battezzato. Nelle «Confessioni» Agostino narra dei colloqui spirituali con la madre, ricevendone conforto ed edificazione. Monica morì, a seguito di febbri alte, nel 387.
Ascoltiamo La Parola di Dio del giorno Matteo 25,14-30 «Un uomo, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi beni. A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, a ciascuno secondo la sua capacità e partì. Colui che aveva ricevuto cinque talenti, andò subito a impiegarli e ne guadagnò altri cinque. Così anche quello che ne aveva ricevuti due, ne guadagnò altri due. Colui invece che aveva ricevuto un solo talento, andò a fare una buca nel terreno e vi nascose il denaro del suo padrone. Dopo molto tempo il padrone di quei servi tornò, e volle regolare i conti con loro. Colui che aveva ricevuto cinque talenti, ne presentò altri cinque, dicendo: Signore, mi hai consegnato cinque talenti; ecco, ne ho guadagnati altri cinque. Bene, servo buono e fedele, gli disse il suo padrone, sei stato fedele nel poco, ti darò autorità su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone. Presentatosi poi colui che aveva ricevuto due talenti, disse: Signore, mi hai consegnato due talenti; vedi, ne ho guadagnati altri due. Bene, servo buono e fedele, gli rispose il padrone, sei stato fedele nel poco, ti darò autorità su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone. Venuto infine colui che aveva ricevuto un solo talento, disse: Signore, so che sei un uomo duro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso; per paura andai a nascondere il tuo talento sotterra; ecco qui il tuo. Il padrone gli rispose: Servo malvagio e infingardo, sapevi che mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso; avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri e così, ritornando, avrei ritirato il mio con l’interesse. Toglietegli dunque il talento, e datelo a chi ha i dieci talenti. Perché a chiunque ha sarà dato e sarà nell’abbondanza; ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha. E il servo fannullone gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti».
Riflessione Per Il Giorno (S. Monica) S. Monica ebbe un ruolo rilevante nella conversione del figlio Agostino e il suo programma educativo si può riassumere in tre punti: 1) La preghiera: “Mia madre versava più lacrime di quelle che ne versino le madri alla morte dei figli…Non so esprimere adeguatamente i suoi sentimenti verso di me e quanto il suo travaglio nel partorirmi in spirito fosse maggiore di quello con cui mi aveva partorito nella carne”. 2) Sempre a fianco del figlio. In realtà cacciò di casa il giovane che s’era fatto manicheo e al suo invito a seguirlo nell’eresia rispose: “No, non mi fu detto: là dov’è lui sarai anche tu; ma: là dove sei tu sarà anche lui”. Ma poi si convinse che ci voleva un metodo fatto più d’amore che di fierezza; un metodo più dolce, paziente, persuasivo. Lo ricevette in casa e non si separò più da lui. 3) Ricorrere all’intervento di persone competenti: sappiamo che invocò tanti a Tagaste e a Cartagine affinché consigliassero quel figlio troppo intelligente e a rischio per la fede, finché il Vescovo le disse: “Va’ in pace. Possa tu aver lunga vita, com’è vero che il figlio di tante lacrime non può perire”.
Intenzione del giorno Preghiamo per tutte le mamme che soffrono a causa dei loro figli
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