Tempo di Natale
Aforisma del giorno di Papa Francesco
“In Gesù, assaporeremo lo spirito vero del Natale: la bellezza di essere amati da Dio.”
Preghiera del giorno
O Dio, che oggi nei santi Innocenti sei stato glorificato non a parole ma con il martirio, concedi anche a noi di esprimere nella vita la fede che professiamo con le labbra. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per i secoli dei secoli. Amen.
Santo del giorno
Parola di Dio del giorno
I Magi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Alzati, prendi con te il bambino e sua madre, fuggi in Egitto e resta là finché non ti avvertirò: Erode infatti vuole cercare il bambino per ucciderlo».
Egli si alzò, nella notte, prese il bambino e sua madre e si rifugiò in Egitto, dove rimase fino alla morte di Erode, perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Dall’Egitto ho chiamato mio figlio».
Quando Erode si accorse che i Magi si erano presi gioco di lui, si infuriò e mandò a uccidere tutti i bambini che stavano a Betlemme e in tutto il suo territorio e che avevano da due anni in giù, secondo il tempo che aveva appreso con esattezza dai Magi.
Allora si compì ciò che era stato detto per mezzo del profeta Geremia: «Un grido è stato udito in Rama, un pianto e un lamento grande: Rachele piange i suoi figli e non vuole essere consolata, perché non sono più».
Riflessione del giorno di S. Quodvultdeus
“I bambini, senza saperlo, muoiono per Cristo, mentre i genitori piangono i martiri che muoiono. Cristo rende suoi testimoni quelli che non parlano ancora. Colui che era venuto per regnare, regna in questo modo. Il liberatore incomincia già a liberare e il salvatore concede già la sua salvezza.
Ma tu, o Erode, che tutto questo non sai, ti turbi e incrudelisci e mentre macchini ai danni di questo bambino, senza saperlo, già gli rendi omaggio. O meraviglioso dono della grazia! Quali meriti hanno avuto questi bambini per vincere in questo modo?
Non parlano ancora e già confessano Cristo! Non sono ancora capaci di affrontare la lotta, perché non muovono ancora le membra e tuttavia già portano trionfanti la palma della vittoria”.
Intenzione di preghiera per il giorno
Preghiamo per le vittime innocenti della cattiveria e della stoltezza umana a causa degli aborti, delle guerre, delle violenze sull’infanzia, degli abbandoni e del rifiuto della vita nascente…
Don’t Forget! Storia dei martiri Cristiani
Cominciarono così violente persecuzioni, in cui i primi a cadere furono alcuni aiutanti del vescovo anglicano James Hannington, a sua volta ucciso dai sicari di Mwanga il 29-10-1885. L’allora prefetto della sala del re, Giuseppe Mukasa, giovane catechista convertitosi al cattolicesimo in seguito all’arrivo in Uganda dei Padri Bianchi, non solo aveva provato a dissuadere il re dal suo intento criminale, ma appena saputo dell’omicidio di Hannington, lo aveva addirittura rimproverato.
Giuseppe era divenuto inviso al re anche per aver incoraggiato i paggi della sua corte a resistere alle avance di Mwanga il quale, secondo testimonianze credibili “dai mercanti bianchi venuti dal nord, aveva imparato quanto di peggio questi abitualmente facevano: fumare hascisc, bere alcool in gran quantità e abbandonarsi a pratiche omosessuali. Per queste ultime, si era costruito un fornitissimo harem costituito da paggi, servi e figli dei nobili della sua corte”.
Il che del resto faceva parte delle prerogative reali, così come la poligamia su larga scala: Muteesa il padre di Mwanga aveva avuto 85 mogli, lui si limitò a 16 (e quando salì al trono aveva 16 anni). L’occasione per scatenare l’ira del re fu provocata da un episodio banale: siccome soffriva di male agli occhi, re Mwanga mandò Giuseppe Mukasa a chiedere al vecchio missionario Padre Lourdel, un calmante che purtroppo gli provocò un malessere. Nulla di meglio per accusare prete e cristiani di aver voluto uccidere il re il quale fece eliminare il missionario e se la prese con il suo funzionario ordinandone la decapitazione.