Riflessione del giorno

Mercoledì 3 luglio 2024

By patronatoADM

July 02, 2024

 

XIII Settimana T. Ordinario anno B

 

Avvenne il 3-7…

324 – Battaglia di Adrianopoli: Costantino I sconfigge Licinio, che fugge da Bisanzio

987 – Ugo Capeto viene incoronato re di Francia. Inizia la dinastia dei Capetingi.

1962 – In seguito a referendum, la Francia dichiara l’indipendenza dell’Algeria

1976 – Uganda, Operazione Entebbe: commando israeliano libera gli ostaggi dell’Airbus dell’Air France nell’Aeroporto di Entebbe

2022 – Seracco alto 80 m e largo 200 si stacca sulla Marmolada uccidendo 11 persone

 

Aforisma di Edouard Glissant

Niente è più urgente di ciò che è essenziale.

 

Preghiera

Esulti la tua Chiesa, Dio onnipotente, nella festa del santo apostolo Tommaso; ci sostenga la sua protezione perché, credendo, abbiamo vita nel nome di Gesù Cristo, tuo Figlio, che egli riconobbe come suo Signore e suo Dio. Egli vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen

 

Santo del giorno

 

Parola di Dio del giorno Giovanni 20,24-29

Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo».

Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!».

Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».

 

Riflessione breve La verità sul cardinale Jean Danielou

Il 20 maggio 1974 a Parigi spirava per arresto cardiaco sulla soglia di una donna “chiacchierata” un accademico di Francia, insigne studioso delle origini del cristianesimo, perito al Concilio Vaticano II e creato cardinale da Paolo VI: il cardinale Jean Daniélou.  Quel decesso avvenuto in circostanze esteriori di apparente ambiguità venne infangato dai media con accuse infamanti alimentate ad arte da tanta stampa scandalistica d’Oltralpe – capitanata dal settimanale d’assalto Le Canard enchainé – per creare una fitta e ambigua rete di insinuazioni e ombre, mai provate, su uno dei teologi più grandi del Novecento e uno dei più stimati dal Papa Paolo VI.

Il giornalista Paolo Giuntella, scomparso più di un anno fa, nel libro uscito postumo La fedeltà, trasgressione e follia per il mondo (Il Margine, pp. 126) torna sulla morte improvvisa del teologo gesuita francese, e scrive: «Daniélou cardinale e accademico di Francia, è stato stroncato dallo Spirito Santo in condizioni esteriori di apparente ambiguità (e invece interiori di santità e carità) perché perdesse la sua vita, al prezzo della sua onorabilità, e acquistasse uno spicchio di cielo per tutti noi, costringendoci a gettare nel mondezzaio il nostro stupido moralismo».

E raccoglie come prova la testimonianza di Mimì Santoni sulla morte del cardinale in casa sua: “Veniva per portarmi dei soldi per aiutarmi a pagare l’avvocato di mio marito, che era stato imprigionato. Danielou era bianco come un lenzuolo. Mi ha guardato e mi ha domandato di aprire la finestra, esclamando: “Che caldo che fa qui”. È caduto in ginocchio. La sua testa si è schiantata sul pavimento. Un ultimo respiro e poi niente. Molto tempo dopo, mi sono detta: che bella morte per un cardinale cadere in ginocchio”.

 

Intenzione di preghiera settimanale

Preghiamo per le vittime dei lager, dei gulag e dei campi di concentramento della storia dove la dignità della vita umana è stata calpestata, distrutta e umiliata: perché il loro sacrificio non sia inutile. 

 

Don’t Forget! La Divina Commedia

 

Nel proporre queste tre fiere Dante conosceva di certo il passo di Geremia 5,6: «Per questo li azzanna il leone della foresta, il lupo delle steppe ne fa scempio, il leopardo sta in agguato vicino alle loro città quanti ne escono saranno sbranati; perché si sono moltiplicati i loro peccati, sono aumentate le loro ribellioni». E in secondo luogo è stato di certo ispirato dai veri bestiari medioevali e dal loro ricco simbolismo.