nell’immagine un dipinto di Alessandro Tofanelli
II settimana di Quaresima
Proverbio del Giorno
Chi è in casa d’altri lasci i propri difetti sulla porta.
Maria sa di dover fare di più e, tanto per cominciare, cerca di avvicinarle a una a una: nei cortili, negli androni e, d’estate, nel cimitero, perché non può farlo in luogo pubblico dato che tutti le sono contro. Per loro apre una casa d’accoglienza e si fa aiutare da ragazze, generose e anticonformiste come lei. E per dare continuità alla sua opera le organizza in congregazione: nascono così le Suore Pastorelle alle quali Madre Maria insegna a “fare le cose ordinarie in modo straordinario, con cura e dedizione”; chiede di perseguire “una santità nascosta, presente solo a Dio”; le educa a essere “anime silenziose” e ad avere una “castità immacolata”, indispensabile per avvicinare persone abbruttite dal peccato e dal vizio. I risultati arrivano: si calcola che siano oltre cinquemila le donne che riesce a sottrarre alla strada, accogliere nella sua “Casa del Buon Pastore”, rieducare alla vita e all’amicizia con Dio. Dopo aver insegnato loro un mestiere, le aiuta a formarsi una famiglia: molte diventano mamme esemplari, alcune restano con Madre Maria, per aiutarla a proseguire la sua opera. Perché lo Stato le conferisce la Croce d’Oro al Merito, ma non le elargisce nessun aiuto, e bisogna lavorare sodo per mantenere le tante “figlie” che lei si è acquistata sulla strada. Madre Maria Karlowska muore nel 1935, ma la sua opera non muore con la suora polacca che il Papa polacco ha beatificato il 6 giugno 1997.