Riflessione del giorno

mercoledì 3 novembre ’21

By patronatoADM

November 02, 2021

 

31 Settimana del tempo ordinario

 

Aforisma del giorno di Papa Francesco

Non c’è professione o condizione sociale, non c’è peccato o crimine di alcun genere che possa cancellare dalla memoria e dal cuore di Dio uno solo dei suoi figli.

“Dio ricorda”, sempre, non dimentica nessuno di quelli che ha creato; Lui è Padre, sempre in attesa vigile e amorevole di veder rinascere nel cuore del figlio il desiderio del ritorno a casa.

 

Preghiera del giorno di ALEXANDER HEIDLER

Mio Dio, fa’ che noi ti vediamo in tutte le cose che tu hai creato e che ti cerchiamo al di sopra di tutte le cose, e che ti amiamo al di sopra di tutte le creature.

Tutto ciò che è vero che è buono, che è bello che porta gioia nelle tue creature, deve ricordarci te, Amore eterno. Per tutti i tuoi doni lascia che ti ringraziamo; ogni cosa, anche la più piccola, è un riflesso della tua grandezza e deve rallegrarci.

Fa’ che non dimentichiamo che tutto ciò che è bello e amabile nella tua creazione è un preannuncio di ciò che ci aspetta e godremo in te nell’eternità. Amen.

 

Santo del giorno

 

Parola di Dio del giorno – Lc 14,25-33

Siccome una folla numerosa andava con Gesù, egli si voltò e disse loro: «Se uno viene a me e non mi ama più di quanto ami suo padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo.

Colui che non porta la propria croce e non viene dietro a me, non può essere mio discepolo. Chi di voi, volendo costruire una torre, non siede prima a calcolare la spesa e a vedere se ha i mezzi per portarla a termine?

Per evitare che, se getta le fondamenta e non è in grado di finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo, dicendo: “Costui ha iniziato a costruire, ma non è stato capace di finire il lavoro”.

Oppure quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se può affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila?

Se no, mentre l’altro è ancora lontano, gli manda dei messaggeri per chiedere pace. Così chiunque di voi non rinuncia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo».

 

Riflessione del giorno – Frammenti di vita

Pressato da ogni parte affinché accetti di parlare con qualcuno dei suoi problemi, alla fine l’uomo capitola accettando il confronto, ma è evidente che non è convinto, lo fa di malavoglia, divaga e non arriva mai al dunque.

Non ammette che è nei guai fino al collo e fa finta di non accorgersi che il filo che lo tiene unito alla famiglia sta per spezzarsi. Sostiene di avere il controllo della situazione “perché –afferma- adesso bevo molto di meno”. “In compenso ti fai di coca” controbatte la compagna. “Che sarà mai…lo fanno tutti”.

Con uno così è meglio stare zitti. Ma il silenzio gli dà fastidio e lui lo riempie di parole: parla, parla, non la finisce mai di parlare perché è l’unico modo di impedire che qualcuno gli dica chi è per davvero.

Ma quando, con gli occhi lucidi e la mano sul petto, inizia il melodramma: “Io sono uno spirito libero e in un mondo di servi quelli come me sono destinati a soffrire” la misura è colma.

La donna arrossisce per la vergogna e io decido che è meglio piantarla lì: “E’ tardi e devo andare: ci risentiamo”. Che lo schiavo di tutti i vizi si definisca spirito libero è paradossale, anzi ridicolo, ma ha ragione lo scrittore colombiano Nicolàs Gòmez Dàvila quando afferma che: “L’uomo moderno è un prigioniero che si crede libero, solo perché evita di toccare i muri della cella”.

 

Intenzione di Preghiera per il giorno

Preghiamo affinché Dio conceda la ricompensa a tutti i benefattori defunti del Patronato S. Vincenzo.

 

Don’t forget! 1.000 quadri più belli del mondo

JACQUES-LOUIS DAVID: NAPOLEONE VALICA LE ALPI

1801 – olio su tela – 259 x 221 cm – Castello di Malmaison – Francia

Le truppe francesi che si intravedono sul fondo mostrano il lato più realistico dell’impresa, fatta di fatica e di sacrificio, e richiamano l’interpretazione dell’evento molto diversa e addirittura contrastante che un altro pittore francese realizzerà nel 1848, molti anni dopo la morte in esilio (1821) di Napoleone.