Riflessione del giorno

Mercoledì 30 aprile 2025

By Patronato S. Vincenzo

April 29, 2025

 

2. settimana di Pasqua

 

Avvenne il 30 aprile…

311 – Galerio promulga l’Editto di Serdica con cui si dà libertà di culto ai cristiani

1789 – A New York, George Washington presta giuramento, come primo presidente degli USA.

1945 – Adolf Hitler ed Eva Braun si suicidano dopo essersi sposati il giorno precedente.

1975 – Le truppe nord-vietnamite occupano Saigon ponendo fine alla guerra del Vietnam.

1977 – 1.a marcia delle Madri di Plaza de Mayo, che reclamavano per i figli desaparecidos

 

Aforisma dal Vangelo di S. Giovanni

“La luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie.”

 

Preghiera Colletta

O Padre, che nella Pasqua del tuo Figlio hai ristabilito l’uomo nella dignità perduta e gli hai dato la speranza della risurrezione, fa’ che accogliamo nell’amore il mistero celebrato ogni anno nella fede. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen

 

Santo del giorno

 

Parola di Dio Giovanni 3,16-21

In quel tempo, Gesù disse a Nicodemo: «Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui.

Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio. E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie.

Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio».

 

Riflessione – Commento agli scritti di don Bepo di don Arturo Bellini

«La mia giornata nell’officio sacerdotale: Il breviario – opus Dei – Il suo valore. Come si recita. Le pratiche di pietà: meditazione, visita al SS.mo Sacramento, Rosario: la Madonna è la consigliera del nostro viaggio. Pratiche settimanali: confessione e ora di adorazione». Don Giuseppe Vavassori (9/6/1958 – La mia giornata) Don Bepo ha sempre sottolineato l’importanza dell’adorazione al SS. Sacramento, considerandolo momento fondamentale della vita cristiana.

In particolare, ha messo in evidenza come l’adorazione non sia solo un’attività passeggera, ma una vera e propria esperienza spirituale che deve plasmare la nostra vita e il nostro rapporto con Dio. Gli accenni schematici non lasciano trasparire le motivazioni profonde di queste pratiche di preghiera, assai diffuse in ogni comunità parrocchiale. Papa Benedetto in occasione del viaggio apostolico in Germania (14-9-2006) disse: «Un modo essenziale dello stare col Signore è l’Adorazione eucaristica».

E ricordò che nel santuario della Madonna di Altötting, il Vescovo creò una nuova “camera del tesoro”. «Là dove una volta si custodivano oggetti preziosi della storia e della pietà – disse il Papa -, si trova adesso il luogo per il vero tesoro della Chiesa: la presenza permanente del Signore nel suo Sacramento… Il tesoro nascosto, il bene sopra ogni altro bene, è il Regno di Dio – è Gesù stesso, il Regno in persona. Nell’Ostia sacra Egli è presente, il vero tesoro, sempre per noi raggiungibile. Solo nell’adorazione di questa sua presenza impariamo a riceverlo in modo giusto». Rievocò papa Benedetto Edith Stein, che in una sua lettera scrive: “Il Signore è presente nel tabernacolo con divinità e umanità.

Egli è lì, non per sé stesso, ma per noi: perché è la sua gioia stare con gli uomini…Amiamo lo stare col Signore! Là possiamo parlare con Lui di tutto. Possiamo esporgli le nostre domande, le nostre preoccupazioni, le nostre angosce. Le nostre gioie. La nostra gratitudine, le nostre delusioni, le nostre richieste e le nostre speranze. Là possiamo anche ripetergli sempre di nuovo: “Signore, manda operai nella tua messe! Aiutami ad essere un buon lavoratore nella tua vigna!”

 

Intenzione di preghiera

Preghiamo per i cardinali che a breve entreranno nel Conclave perché si lascino illuminare docilmente dallo Spirito Santo.

 

Don’t Forget! Dante Alighieri: Divina Commedia

Inferno Canto III (parte 8.)

I CINQUE FIUMI  DEL 3° CANTO DELL’INFERNO