XXII Settimana tempo ordinario
Aforisma del giorno di G. K. Chesterton
“L’ottimista crede negli altri e il pessimista crede solo in sé stesso.”
Preghiera del giorno dai Salmi
Perdonami, Signore, tutto il male che ho commesso nel corso della giornata di ieri. Con la tua grazia, disperdi le tenebre dei miei peccati, perché io li veda, me ne penta e non li commetta più. Fa’ anche, Dio di misericordia, che io sia pronto a partire con te, se vieni a cercarmi questa notte. So che la porta del tuo regno è la croce. La croce è l’amore, e amarti è portare la nostra croce. Amen.
Santo del giorno
Parola di Dio del giorno Luca 4,38-44
In quel tempo, Gesù, uscito dalla sinagoga, entrò nella casa di Simone. La suocera di Simone era in preda a una grande febbre e lo pregarono per lei. Si chinò su di lei, comandò alla febbre e la febbre la lasciò. E subito si alzò in piedi e li serviva. Al calar del sole, tutti quelli che avevano infermi affetti da varie malattie li condussero a lui.
Ed egli, imponendo su ciascuno le mani, li guariva. Da molti uscivano anche demoni, gridando: «Tu sei il Figlio di Dio!». Ma egli li minacciava e non li lasciava parlare, perché sapevano che era lui il Cristo. Sul far del giorno uscì e si recò in un luogo deserto.
Ma le folle lo cercavano, lo raggiunsero e tentarono di trattenerlo perché non se ne andasse via. Egli però disse loro: «È necessario che io annunci la buona notizia del regno di Dio anche alle altre città; per questo sono stato mandato». E andava predicando nelle sinagoghe della Giudea.
Riflessione del giorno di G. K. Chesterton
Il signor Bernard Shaw (scrittore, drammaturgo, linguista e critico musicale irlandese che nel 1925 vinse il Premio Nobel per la letteratura) non riesce a capire che ciò che è prezioso e degno d’amore ai nostri occhi è l’uomo, il vecchio bevitore di birra, creatore di fedi, combattivo, fallace, sensuale e rispettabile.
E le cose fondate su questa creatura restano in perpetuo; le cose fondate sulla fantasia del Superuomo sono morte con le civiltà morenti che sole le hanno partorite. Quando, in un momento simbolico, stava ponendo le basi della Sua grande società, Cristo non scelse come pietra angolare il geniale Paolo o il mistico Giovanni, ma un imbroglione, uno snob, un codardo: in una parola, un uomo (cioè Simone detto Pietro).
E su quella pietra Egli ha edificato la Sua Chiesa, e le porte dell’Inferno non hanno prevalso su di essa. Tutti gli imperi e tutti i regni sono crollati, per questa intrinseca e costante debolezza, che furono fondati da uomini forti su uomini forti. Ma quest’unica cosa, la storica Chiesa cristiana, fu fondata su un uomo debole, e per questo motivo è indistruttibile. Poiché nessuna catena è più forte del suo anello più debole…
Intenzione di preghiera per il giorno
Preghiamo per le suore Ancelle che a Bergamo da anni lavorano silenziosamente ed efficacemente al riscatto delle ragazze e delle donne finite sulla strada per la tratta e lo sfruttamento.
Don’t forget! Santi e beati della carità
Per loro aprì una casa che doveva fungere da collegio e rifugio, ma dovette lasciarla dopo un anno, richiesta dal fratello, diplomatico di carriera, per assistere la moglie di lui. Tornata in Spagna, assunse la direzione della casa. Il 12 ottobre 1850 lasciò definitivamente la vita mondana, andando a vivere insieme alle sue ragazze.
Nel 1856 fu aiutata da padre Antonio Maria Claret (canonizzato nel 1950) nella stesura delle Costituzioni delle Suore Ancelle del Santissimo Sacramento e della Carità, che all’Adorazione Eucaristica perpetua dovevano affiancare un lavoro educativo e di recupero della dignità delle donne a rischio.
Madre Maria Michela del SS. Sacramento, come si chiamò dopo i voti religiosi, fu sempre in prima linea accanto alle sue figlie, sia alle religiose che collaboravano con lei, sia alle donne assistite e riscattate, fino a contrarre il colera in un’epidemia a Valencia, morendone il 24-8-1865. Fu beatificata e canonizzata da papa Pio XI nel 1925 e nel 1934. I resti mortali sono venerati nella casa delle Ancelle a Valencia.
Le suore Ancelle da anni svolgono la loro benemerita attività di riscatto e di restituzione della dignità alle donne finite in strada anche a Bergamo e Torre Boldone e hanno avuto il sostegno del Patronato S. Vincenzo che le ha ospitate a lungo in una delle sue case.