nella fotografia un quadro di Giovanni Fattori
Proverbio del Giorno (Bhutan)
«Abbi pazienza con l’amico, piuttosto che perderlo per sempre»
Iniziamo la Giornata Pregando
O Maria, Madre di Dio, conservami un cuore di fanciullo, puro e limpido come acqua di sorgente. Ottienimi un cuore semplice, che non assapori la tristezza; un cuore grande nel donarsi e tenero nella compassione; un cuore fedele e generoso che non dimentichi nessun beneficio e non serbi rancore per il male. Forma in me un cuore dolce e umile, un cuore grande ed indomabile che nessuna ingratitudine possa chiudere e nessuna indifferenza possa stancare; un cuore tormentato dalla gloria di Gesù Cristo, ferito dal Suo amore con una piaga che non rimargini se non in Cielo. Amen.
Visitazione Beata Vergine Maria
La Visita di Maria alla cugina Elisabetta prolunga ed espande la gioia messianica della salvezza e Maria viene salutata da Elisabetta come Madre del Signore. La Visitazione è l’incontro fra la giovane madre, Maria, e l’anziana Elisabetta simbolo degli aspettanti di Israele. Il calendario liturgico tiene conto della narrazione evangelica che colloca la Visitazione entro i tre mesi fra l’Annunciazione e al nascita del Battista
Ascoltiamo la Parola di Dio del Giorno Luca 1,39-56.
In quei giorni, Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussultò nel grembo. Elisabetta fu piena di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che debbo che la madre del mio Signore venga a me? Ecco, appena la voce del tuo saluto è giunta ai miei orecchi, il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento delle parole del Signore». Allora Maria disse: «L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore…».
Riflessione Per Il Giorno (Poesia Domenico Giuliotti 1877-1956)
Trentasett’anni, Vergine, è che vo stanco e cencioso come un vagabondo, lungo il torto viottolo del mondo, e quando e dove poserò non so. Ma tu, che d’ogni sconsolato errante segui, dall’alto, le intricate péste, volgi i begli occhi al tuo Figliol celeste, digli che m’apra le sue braccia sante. Digli che ho sete e secca è la cisterna, digli che ho fame ed ho per pane sassi; digli che, a notte, sugli incerti passi, mi si spegne, guizzando, la lanterna. Tuo Figlio, o Madre, è pane ed acqua e luce che pienamente illumina e ristora; Egli, accogliendo l’anima che implora, seco, se degna, al Padre la conduce.
Intenzione del giorno
Preghiamo per tutti gli studenti alla fine dell’anno scolastico 2015-16
Don’t forget!
31/05/1958: 58° di ordinazione sacerdotale di don Pietro Gatti e di don Eugenio Battaglia
Ore 20,30 Preghiera di chiusura del Mese di Maggio davanti alla Madonnina con la partecipazione della Parrocchia della Malpensata