nell’immagine un dipinto di Paul Charles Chocarne-Moreau
Proverbio del giorno
Parola e sasso, una volta lanciati, non tornano più indietro.
Iniziamo la Giornata Pregando (Inno delle lodi)
Prima che sorga l’alba, vegliamo nell’attesa: tace il creato e canta nel silenzio il mistero. Il nostro sguardo cerca un Volto, nella notte: dal cuore a Dio s’innalza più puro il desiderio. E mentre, lieve, l’ombra cede al chiarore nascente, fiorisce la speranza del Giorno che non muore. Presto l’aurora in cielo ci inonderà di luce; la Tua misericordia; o Padre, ci dia vita. E questo nuovo giorno, che l’alba per noi schiude, dilati in tutto il mondo il regno del Tuo Figlio. A Te, o Padre santo, all’unico Tuo Verbo, all’infinito Amore, sia lode in ogni tempo. Amen.
BARTOLOMEO FANTI
Nato a Mantova attorno al 1428, Bartolomeo nel 1452, era già sacerdote carmelitano ed entrò a far parte della Confraternita della Madonna e ne divenne padre spirituale, compito che mantenne per 35 anni. Fu anche rettore della Confraternita per la quale scrisse la regola e gli statuti. Umile e mansueto, fu per tutti esempio di preghiera, generosità e fedeltà nel servizio del Signore. Si distinse per il suo amore all’Eucaristia e per la devozione mariana. Morì nel 1495.
La Parola di Dio del giorno (Mt 15,29-37)
Gesù venne presso il mare di Galilea e, salito sul monte, si fermò là. Attorno a lui si radunò molta folla recando con sé zoppi, storpi, ciechi, sordi e molti altri malati; li deposero ai suoi piedi, ed egli li guarì. E la folla era piena di stupore nel vedere i muti che parlavano, gli storpi raddrizzati, gli zoppi che camminavano e i ciechi che vedevano. E glorificava il Dio di Israele. Allora Gesù chiamò a sé i discepoli e disse: «Sento compassione di questa folla: ormai da tre giorni mi vengono dietro e non hanno da mangiare. Non voglio rimandarli digiuni, perché non svengano lungo la strada». E i discepoli gli dissero: «Dove potremo noi trovare in un deserto tanti pani da sfamare una folla così grande?». Ma Gesù domandò: «Quanti pani avete?». Risposero: «Sette, e pochi pesciolini». Dopo aver ordinato alla folla di sedersi per terra, Gesù prese i sette pani e i pesci, rese grazie, li spezzò, li dava ai discepoli, e i discepoli li distribuivano
BREVE COMMENTO AL VANGELO Beato John Henry Newman (1801-1890)
O mio Signore e mio Salvatore, nelle tue braccia io sono al sicuro. Se mi custodisci, non ho nulla da temere; invece se mi abbandoni, non ho più nulla da sperare. Non so nulla di ciò che mi succederà fino alla mia morte, non so nulla dell’avvenire, ma confido in te… Conto su di te, perché sai ciò che è buono per me, mentre io non lo so.
Riflessione Per Il Giorno (Sapienza orientale)
C’era in Cina un enorme drago che andava di villaggio in villaggio, uccidendo bestiame, cani, galline e bambini indiscriminatamente. Gli abitanti del villaggio, allora, si rivolsero a un mago affinché li aiutasse nella loro sventura. Il mago rispose: «Io non posso uccidere il drago perché, nonostante conosca le arti magiche, ho troppa paura. Ma troverò per voi l’uomo che lo farà!» Si trasformò quindi in un drago e si pose di traverso sul ponte: la gente, non sapendo che si trattava del mago, aveva paura di passare. Un giorno, però, un viaggiatore giunse fino al ponte, scavalcò tranquillamente il drago e proseguì. Immediatamente il mago riprese forma umana e chiamò l’uomo: «Torna, amico! Sono rimasto qui per settimane ad aspettarti!» L’uomo saggio sa che la paura sta nel modo in cui si guarda alle cose, non nelle cose in se stesse.
Intenzione del giorno
Preghiamo perché pratichiamo il bene con gioia e comunicando serenità.
…Don’t forget!
Il personaggio della settimana – DON CARLO BOTTA (1770-1849)
Don Carlo Botta aveva fondato nel 1817 l’Istituto S. Carlo con sede nei pressi del Monastero di S. Benedetto in via S. Alessandro a Bergamo, per l’educazione dei giovani e l’assistenza ai poveri: i ragazzi ivi ospitati oltre agli insegnamenti scolastici, apprendevano anche un mestiere. Per questa sua opera benefica l’imperatore d’Austria Francesco I lo fregiò della medaglia d’oro al merito civile. Più di 100 anni dopo, nel 1945 la Prefettura di Bergamo affiderà ufficialmente a don Bepo Vavassori la gestione dell’Opera che rimarrà a carico del Patronato S.V. fino al 1973, quando l’Istituto cessa del tutto la sua attività.