Riflessione del giorno

Mercoledì 5 ottobre 2022

By patronatoADM

October 04, 2022

 

XXVII Settimana tempo ordinario

 

Aforisma del giorno di Charles Péguy

“Il trionfo della demagogia è momentaneo, ma le rovine sono eterne.”

 

Preghiera del giorno 

Stai con me, e io risplenderò come tu risplendi, fino a diventare luce per gli altri. La luce, o Gesù, verrà tutta da te: nulla sarà merito mio. Sarai tu a risplendere, attraverso di me, sugli altri. Fa’ che io ti lodi così nel modo che tu più gradisci, risplendendo sopra tutti coloro che sono intorno a me.

Dona luce a loro e dà luce a me; illumina loro insieme a me, attraverso di me. Insegnami a diffondere la tua lode, la tua verità, la tua volontà. Amen.

 

Santo del Giorno

 

Parola di Dio del giorno Luca 11,5-13

Gesù disse ai discepoli: «Se uno di voi ha un amico e a mezzanotte va da lui a dirgli: “Amico, prestami tre pani, perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da offrirgli”, e se quello dall’interno gli risponde: “Non m’importunare, la porta è già chiusa, io e i miei bambini siamo a letto, non posso alzarmi per darti i pani”, vi dico che, anche se non si alzerà a darglieli perché è suo amico, almeno per la sua invadenza si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono.

Ebbene, io vi dico: chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto. Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pesce, gli darà una serpe al posto del pesce? O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? Se voi dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro del cielo darà lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono!».

 

Riflessione del giorno

In tempi di crisi energetica e di aumenti spropositati delle bollette, questa testimonianza su don Bepo raccolta da don Arturo Bellini è di estrema attualità: “A noi preti e collaboratori don Bepo insegnava a non sprecare nulla: quanti rimbrotti per una lampadina lasciata accesa o un rubinetto dimenticato aperto!  Ripeteva: “Ma non sapete che questo è sprecare il denaro che i poveri ci danno per aiutare altri poveri?”.

E noi rimanevamo zitti, perché ogni giustificazione era vana”. Ma almeno in quegli educatori e preti la cultura del risparmio era rimasta e il criterio che li guidava era quello indicato dal fondatore del Patronato: tutelare i soldi che la gente offre per opere buone dalle manie di grandezza e spettacolarità. Anche oggi agli ospiti del Patronato si raccomanda di non sciupare nulla, ma con risultati scarsi a volte, poiché il consumismo ha prodotto guasti anche nell’animo dei poveri.

Ma chi confida nella Provvidenza è attento a non sprecare i doni di Dio e resiste alle tentazioni della società del consumo e dello spreco. Come ad esempio restare insensibili dinnanzi al cibo “buttato”, mentre c’è chi soffre la fame? Come sprecare inutilmente energia quando in quest’inverno qualcuno se ne starà al freddo perché col suo mensile non potrà permettersi di pagare le bollette?

 

Intenzione di preghiera per il giorno

Per i dubbiosi, gli incerti, gli angosciati, perché il Signore li aiuti a riconoscere che la vita e la fede sono un grande dono di Dio per la nostra felicità.

 

Don’t Forget! Storia dei martiri cristiani

I Martiri Cristiani della rivoluzione francese

 99 Martiri di Angers † Angers (Francia) 1793/1794

Dal 30 ottobre 1793 al 14 ottobre 1794, nel periodo del Terrore della Rivoluzione francese, furono ghigliottinate 177 persone ad Angers. Da gennaio ad aprile 1794 altre 2000 persone vennero fucilate ad Avrillé. La diocesi di Angers promosse ricerche per avviare la causa di beatificazione, arrivando a selezionare 99 nomi.

Erano in maggioranza donne, ma non mancavano preti che non avevano voluto prestare giuramento di fedeltà alla Costituzione Civile del Clero: tutti preferirono morire piuttosto che tradire la Chiesa cattolica. A capo del gruppo fu posto il più anziano dei preti, don Guillaume Repin. La loro beatificazione fu celebrata da S. Giovanni Paolo II il 19-2-1984 in S. Pietro a Roma.

È stato impossibile identificare i resti mortali dei 99 martiri, ma la cappella sorta sul luogo della fucilazione ad Avrillé, poi denominata Campo dei Martiri (foto a destra), è il loro memoriale.

Così si è espresso il Papa a loro riguardo: «Ciò che questi martiri volevano era rimanere fedeli alla Chiesa…non volevano separare la fede in Dio, in Cristo, dall’attaccamento alla Chiesa, ai suoi pastori legittimi, in comunione con il Papa; e volevano continuare ad attingere liberamente alle sorgenti di grazia offerte dalla Chiesa: l’Eucaristia, i pellegrinaggi, il culto del S. Cuore e della S. Vergine. Avevano intuito che, allontanandosi da tutto questo, ben presto si sarebbe arrivati a tradire l’essenziale come purtroppo l’esperienza ha dimostrato».