IV. Settimana del Tempo Pasquale
Proverbio del giorno (Proverbio degli Apache)
È meglio avere meno tuono in bocca e più fulmine nella mano
Iniziamo la Giornata Pregando (Regina Coeli Laetare)
«Regina del cielo, rallegrati, alleluia: / Cristo, che hai portato nel grembo, alleluia, / è risorto, come aveva promesso, alleluia. / Prega il Signore per noi, alleluia. V. Gioisci e rallegrati, Vergine Maria, alleluia. R. Poiché il Signore è veramente risorto, alleluia. Preghiamo: O Dio, che nella gloriosa risurrezione del tuo Figlio hai ridato la gioia al mondo intero, per intercessione di Maria Vergine concedi a noi di godere la gioia della vita senza fine. Per Cristo nostro Signore. Amen»
PIETRO NOLASCO.
Pietro, riscattò centinaia di cristiani schiavi dei musulmani col suo denaro, coinvolgendo in quest’opera molte persone. Aiutato anche dal re e dal vescovo, fondò l’Ordine di S. Maria della Misericordia o della Mercede che aveva come scopo la liberazione e la redenzione degli schiavi. Adottò la regola agostiniana con un 4° voto: offrirsi prigionieri al posto di un cristiano in pericolo d’apostasia. Così, ad Algeri fu Pietro stesso ad offrirsi come ostaggio, soffrendo torture e prigionia. L’Ordine da lui fondato, dopo un secolo di vita, aveva già liberato 26.000 prigionieri.
Parola di Dio del Giorno (Giovanni 12,44-50)
In quel tempo, Gesù esclamò: «Chi crede in me, non crede in me ma in colui che mi ha mandato; chi vede me, vede colui che mi ha mandato. Io sono venuto nel mondo come luce, perché chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre. Se qualcuno ascolta le mie parole e non le osserva, io non lo condanno; perché non sono venuto per condannare il mondo, ma per salvare il mondo. Chi mi rifiuta e non accoglie le mie parole, ha chi lo condanna: la parola che ho detto lo condannerà nell’ultimo giorno. Perché io non ho parlato da me stesso, ma il Padre, che mi ha mandato, mi ha ordinato lui di che cosa parlare e che cosa devo dire. E io so che il suo comandamento è vita eterna. Le cose dunque che io dico, le dico così come il Padre le ha dette a me».
Riflessione per il giorno (Mese di Maggio- don Arturo Bellini)
Papa Francesco e il nostro Vescovo Francesco ci invitano in questo mese di maggio a riscoprire il Rosario in casa nostra, valorizzando la piccola chiesa che è la famiglia. Ma pregare serve? Il nostro Vescovo ha pregato in vari santuari della bergamasca e ci ha chiesto di costruire un santuario invisibile di preghiera. Ma pregare fa cambiare qualcosa? Ha senso? E che cosa è pregare? Una meccanica recita di preghiere? Una forte emozione? Un momento di riflessioni intelligenti? Una richiesta a Dio di mandare angeli coi vaccini contro il corona virus? Nessuno né Papa, né Vescovi, né noi abbiamo la bacchetta magica! Pregare è semplicemente stare in familiarità con Dio, in affettuosa conversazione con Lui, come accade tra persone che si vogliono bene. Pregare non cambia la realtà, ma cambia noi e cambia il nostro sguardo sulla vita, spesso intricata e caotica. Quando ti senti amato, cambi e si vede! La preghiera questo fa: ci fa guardare le cose da una prospettiva diversa, quella di Dio; ci aiuta a prendere le distanze; a dare senso alla nostra esperienza; anche a questa assurda pandemia.
Intenzione del giorno
Preghiamo perché impariamo a volerci bene gli uni gli altri come Gesù vuol bene a noi
Don’t forget! Istituzioni socio-caritative bergamasche
La nascita e lo sviluppo di Casa Amica è strettamente legata all’intuizione del suo ideatore DON GIANNI CHIESA (foto sopra) che fino al 2015, ha accompagnato la sua crescita con impegno e grande senso di responsabilità. Ha saputo realizzare un percorso laddove si intuivano i bisogni e mancavano risposte concrete: grazie a lui Casa Amica è diventata negli anni un punto di riferimento importante sul tema dell’housing sociale in Italia, presa a modello da altre realtà simili.
Casa Amica non agisce singolarmente ma, come dimostra l’elenco dei soci composto da enti pubblici, associazioni imprenditoriali, sindacali e organismi di volontariato, è uno strumento operativo e di pensiero rappresentativo del territorio in cui opera. La Fondazione si caratterizza per l’impronta pragmatica della sua azione costruita attraverso la concertazione tra settore pubblico e privato, il lavoro di rete con le agenzie del territorio, le competenze nel promuovere e realizzare progetti di housing sociale, l’attenzione alle persone e alle famiglie in difficoltà. Sulla base di tali finalità Fondazione Casa Amica promuove ricerca, formazione e attiva consulenze in materia di housing sociale anche attraverso la ricerca attiva di partnership e finanziamenti pubblici e privati; realizza interventi di housing sociale da destinare alla locazione a canone calmierato in collaborazione con enti pubblici e privati; sperimenta nuovi modelli abitativi adeguati al mutare della composizione sociale; gestisce alloggi in locazione di proprietà e per conto terzi, strutture di accoglienza per madri sole, posti letto per immigrati e alloggi temporanei.
Attualmente Fondazione Casa Amica gestisce oltre 250 alloggi sul territorio bergamasco e offre casa a più di mille persone.