Iniziamo la Giornata Pregando
“Liberami, o Signore, dalla pigrizia che ho e dalla paura che mi prende, dal comodo compromesso e dal facile disimpegno. Aiutami, o Signore, ad essere come non sono e come vorresti che io fossi. Non importa ciò che muore in me, m’interessa ciò che nasce insieme a te. Aiutami, o Signore, a prendere sul serio il tempo, a rispettare la vita, a conservare l’amore; ho bisogno di te per vivere come tu vuoi. Donami, o Signore, la tua forza per agire, la costanza dell’impegno, la gioia di una fede che cresce, la speranza e l’abbandono fiducioso al tuo amore.”.
Pietro Claver
Nato a pochi km da Barcellona nel 1580, Pietro Claver entra nella Compagnia di Gesù. Studia filosofia ed è ordinato sacerdote nel 1616: diventato missionario, presta le sue cure agli schiavi neri, deportati dall’Africa dove a migliaia, quasi tutti giovani invecchiano e muoiono presto per la fatica e i maltrattamenti e l’abbandono se invalidi. Fa il voto di essere «schiavo degli Etiopi» (cioè i neri) e per comprendere i loro problemi impara la lingua dell’Angola. Ammalatosi di peste, sopporta i maltrattamenti del suo infermiere, un nero. Muore a 74 anni.
Ascoltiamo la Parola di Dio Luca 6,20-26.
In quel tempo Gesù diceva: «Beati voi poveri, perché vostro è il regno di Dio. Beati voi che ora avete fame, perché sarete saziati. Beati voi che ora piangete, perché riderete. Beati voi quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e v’insulteranno e respingeranno il vostro nome come scellerato, a causa del Figlio dell’uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate, perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nei cieli. Allo stesso modo infatti facevano i loro padri con i profeti. Ma guai a voi, ricchi, perché avete gia la vostra consolazione. Guai a voi che ora siete sazi, perché avrete fame. Guai a voi che ora ridete, perché sarete afflitti e piangerete. Guai quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti facevano i loro padri con i falsi profeti.»
Riflessione Per Il Giorno (Da “Le lettere di Berlicche” di C.S. Lewis)
Le lettere di Berlicche (The Screwtape Letters), pubblicato a Londra nel 1942 dallo scrittore C. S. Lewis è un racconto satirico in forma epistolare in cui un diavolo anziano, Berlicche, istruisce suo nipote Malacoda, diavolo apprendista tentatore, su come assicurare la dannazione dell’anima di un giovane a lui assegnato, indicato come il “paziente”, di fronte al Nemico (Dio).
…La prosperità intreccia l’uomo col mondo. La reputazione che aumenta, il circolo delle sue conoscenze che si allarga, il senso dell’importanza, l’urgenza sempre crescente del lavoro piacevole e coinvolgente gli infondono la sensazione di trovarsi proprio a casa sua sulla terra. La verità è che il Nemico, avendo stranamente destinato questi semplici animali a vivere nel suo stesso mondo eterno, li ha tenuti lontano con un successo abbastanza ben riuscito dal pericolo di sentirsi a casa propria altrove.
Intenzione del giorno
Preghiamo perché i giovani rispondano con generosità e senza paura alla chiamata di Dio a seguirlo
…Don’t forget! Pacco…all’Isis
Nel luglio 2015 tre ragazze cecene hanno contattato l’Isis via internet e dichiarato di voler unirsi al Califfato come spose per gli eroici combattenti. Però non avevano i soldi per il viaggio. Gli eroici combattenti hanno prontamente versato loro 3.300 dollari. Ma le tre aspiranti spose, presi i soldi, sono sparite dal web. Pacco…Complimenti alle ragazze cecene (sempre che lo siano).
Fotografi famosi – Catherine Nelson