Riflessione di Susan Sontag
«Per quale motivo nella capitale degli Stati Uniti, una città la cui popolazione è in prevalenza nera, non esiste un museo sulla storia della schiavitù? A dire il vero, un memoriale simile non esiste da nessuna parte, negli Usa. Creare un simile ricordo è considerato troppo pericoloso per la stabilità sociale. Il Museo dell’Olocausto è dedicato ad eventi avvenuti fuori dagli Stati Uniti e perciò il lavorio della memoria (il passato che non si vuol far passare) non corre il rischio di riaccendere contrasti. Istituire un ricordo di quel crimine che è stata la tratta e la schiavitù negli Usa sarebbe riconoscere che il male era anche qui. Gli americani preferiscono invece immaginare che il male era ed è sempre altrove ed essi –Nazione unica, messianica, redentrice– ne sono stati, come al solito, esenti. Invece di riconoscere che anche nella nostra storia c’è stato, e c’è, il crimine preferiamo proclamare che l’America è la soluzione e la cura».