A chi gioca a scacchi con lui ricorda che “Hai un campione di fronte a te!” e a tal punto si perde nel ricordo delle sue vittorie internazionali, che non termina una partita che è una.
Si vanta di possedere un’azienda con vari dipendenti e di sera si congeda ripetendo immancabilmente: “Le mie segretarie hanno finito: vado a chiudere lo studio”. Si attribuisce doti poetiche perché sa trascrivere in rima baciata i sogni di un mondo dove a tutti (ma soprattutto a lui) sia concesso di realizzarsi al meglio.
E’ sempre alla ricerca di chi l’ascolti e l’apprezzi e lamenta che non ci sia chi l’aiuti a dar corpo ai suoi sogni…Il nostro amico ha un animo buono e gentile, ma se nessuno sa dove abita, se viene a mangiare ogni giorno alla mensa del Patronato perché è gratis e se, a conferma di ciò che sostiene, esibisce un pacco di scartoffie (sempre quelle) che tira fuori dall’inseparabile borsa dove forse c’è tutto e solo ciò che possiede, non può pretendere che si creda ai suoi mirabolanti racconti e alla sue promesse di poter rendere realtà i sogni.
Qualche giorno fa un amico con crudo, ma sano realismo gli ha dato un buon consiglio: “Una volta per tutte deciditi ad atterrare, perché per volare come tu pretendi di fare, ci vogliono i mezzi adatti…E tu non hai”. Ma l’avrà capita?
– don Davide Rota