Frammenti di vita

Quanti poveracci nel tritacarne della guerra

By Patronato S. Vincenzo

November 24, 2025

 

A volte la mancanza di prospettive può indurre qualcuno a cercare soluzioni azzardate, ma quella a cui stava pensando un africano nostro ospite andava «al di là del bene e del male».

Diceva infatti: «Sono qui da anni e non ho ancora il permesso di soggiorno (in realtà ce l’aveva, ma lo ha perso per un reato che l’ha portato in carcere) e così penso di accettare la proposta dell’ambasciata russa nel mio Paese che cerca combattenti per il fronte ucraino e paga 20.000 dollari solo per iniziare…».

Forse è una fake news e se non lo fosse, non si capisce come si possa accettare una proposta del genere, anche se la somma è allettante per un africano.

Cerco di farlo ragionare: «Sei fuggito dal tuo Paese perché i governanti volevano farti la pelle e ora vuoi metterti al servizio di uno che vuol fare la pelle ad altri come te? E se qualcuno facesse così con te per qualche soldo in più?».

Tergiversa sostenendo che lui lo fa per soldi, non per uccidere. Ma aggiunge che sono in tanti in Africa (e non solo) a voler andare in Russia per soldi…

Mi rifiuto di crederlo, ma poi penso che a Sarajevo c’era gente che pagava per sparare ai civili; che nel Darfur (Sudan) i Janjawid hanno sterminato intere popolazioni; che a Gaza non hanno avuto pietà neppure dei bambini e che i tiranni trovano sempre in un modo o nell’altro volenterosi carnefici disposti a dar loro una mano.

Il nostro non andrà in Russia, ma quanti altri poveracci finiranno nel tritacarne della guerra in atto, una guerra che neppure li riguarda?