Riflessione del giorno

sabato 1 maggio ’21

By Patronato S. Vincenzo

April 30, 2021

 

Quarta Settimana di Pasqua

 

Proverbio del giorno (Giappone)

il chiodo che sporge viene preso a martellate.

 

Preghiera del giorno

O Dio, apri i miei occhi affinché possano vedere il bisogno degli altri, apri le mie orecchie, affinché possa sentire le loro grida, apri il mio cuore, affinché non debbano rimanere senza soccorso.

Fa’ che la rabbia dei forti non mi spaventi dal difendere i deboli, e che la rabbia dei ricchi non mi spaventi dal difendere i poveri.

Fammi vedere dove c’è bisogno di amore, di speranza e di fede e fammi diventare un tuo strumento per portarli in quei luoghi.

Apri i miei occhi e le mie orecchie, affinché in questa giornata che viene io possa fare un’opera di pace per te. Amen.

 

Santo del giorno

 

La parola di dio del giorno – Matteo 13,54-58

In quel tempo Gesù, venuto nella sua patria, insegnava nella loro sinagoga e la gente rimaneva stupita e diceva:

«Da dove gli vengono questa sapienza e i prodigi? Non è costui il figlio del falegname? E sua madre, non si chiama Maria? E i suoi fratelli, Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? E le sue sorelle, non stanno tutte da noi? Da dove gli vengono allora tutte queste cose?».

Ed era per loro motivo di scandalo. Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua». E lì, a causa della loro incredulità, non fece molti prodigi.

 

Riflessione per il giorno

Come quei padri che insegnano il proprio lavoro ai figli, così fa anche Giuseppe con Gesù. Egli stesso, più volte, viene chiamato nei Vangeli “il figlio del carpentiere” oppure “del legnaiolo”.

Più di tutti, quindi, S. Giuseppe rappresenta la dignità del lavoro umano che è dovere e perfezionamento dell’uomo che così esercita il suo dominio sul Creato, prolunga l’opera del Creatore, offre il suo servizio alla comunità e contribuisce al piano della salvezza. Giuseppe ama il suo lavoro.

Non si lamenta mai della fatica, ma da uomo di fede la eleva a esercizio di virtù, sa essere sempre contento perché non ambisce alla ricchezza e non invidia i ricchi: per lui il lavoro non è un mezzo per soddisfare la propria cupidigia, ma solo strumento di sostentamento per la sua famiglia.

Poi, come viene prescritto agli ebrei, il sabato osserva il riposo settimanale e prende parte alle celebrazioni. Non deve stupire questa concezione nobile del lavoro più umile, quello manuale: già nell’Antico Testamento, infatti, Dio viene simboleggiato di volta in volta come vignaiolo, seminatore, pastore.

La festa di San Giuseppe Artigiano fu istituita da Pio XII il 1° maggio 1955 per aiutare i lavoratori a non perdere il senso cristiano del lavoro, ma già Pio IX aveva in qualche modo riconosciuto l’importanza di San Giuseppe come lavoratore quando proclamò il Santo patrono universale della Chiesa.

 

Intenzione di preghiera per il giorno

Preghiamo S. Giuseppe per tutti i lavoratori che la pandemia in atto ha messo a rischio di perdita del posto di lavoro.

 

Don’t Forget!

 

La foto della settimana

 

 

DOMENICA 25 APRILE ROMA, ITALIA

Il presidente Sergio Mattarella all’Altare della Patria per la festa della Liberazione dal nazifascismo; in cielo una dimostrazione delle Frecce Tricolori

ANSA / UFFICIO STAMPA DEL QUIRINALE / PAOLO GIANDOTTI