Riflessione del giorno

sabato 10 dicembre ’16

By Patronato S. Vincenzo

December 09, 2016

i ragazzi dell’AFP in laboratorio – fotografia di Paolo Baraldi

 

 

 

Ogni anno la città mariana di Loreto, uno dei santuari più venerati al mondo, celebra la suggestiva Festa della Venuta della Santa Casa, per ricordarne la traslazione avvenuta per mezzo di angeli in volo dalla Palestina alle colline marchigiane.

Nella notte tra il 9 ed il 10 dicembre, in tutte le colline nei dintorni di Loreto, si accendono dei fuochi per indicare agli angeli la strada da percorrere, tutte le campane suonano a festa e in molti accorrono alla processione con la Madonna che viene portata fuori dal santuario.

Il 10 dicembre segue la celebrazione in Basilica del Solenne Pontificale.

 

 

Iniziamo la Giornata Pregando (Salmo 120)

Alzo gli occhi verso i monti: da dove mi verrà l’aiuto? Il mio aiuto viene dal Signore, che ha fatto cielo e terra. Non lascerà vacillare il tuo piede, non si addormenterà il tuo custode. Non si addormenterà, non prenderà sonno, il custode d’Israele. Il Signore è il tuo custode, il Signore è come ombra che ti copre, e sta alla tua destra. Di giorno non ti colpirà il sole, né la luna di notte. Il Signore ti proteggerà da ogni male, egli proteggerà la tua vita. Il Signore veglierà su di te, quando esci e quando entri, da ora e per sempre.

 

EULALIA VERGINE E MARTIRE

E’ la santa più famosa di Spagna: di famiglia cristiana, sarebbe andata incontro alla morte di sua spontanea volontà a soli dodici anni. Fu barbaramente uccisa per il suo coraggio nel testimoniare la fede durante la persecuzione di Diocleziano nell’inverno del 304.

 

Ascoltiamo la Parola di Dio (Matteo 17,10-13)

Nel discendere dal monte, i discepoli domandarono a Gesù: «Perché dunque gli scribi dicono che prima deve venire Elia?». Ed egli rispose: «Sì, verrà Elia e ristabilirà ogni cosa. Ma io vi dico: Elia è già venuto e non l’hanno riconosciuto; anzi, l’hanno trattato come hanno voluto. Così anche il Figlio dell’uomo dovrà soffrire per opera loro». Allora i discepoli compresero che egli parlava di Giovanni il Battista. 

 

Riflessione del giorno (Dal Talmud ebraico)

Bada ai tuoi pensieri perché diventano parole. Bada alle tue parole perché diventano azioni. Bada alle tue azioni perché diventano abitudini. Bada alle tue abitudini perché diventano il tuo carattere. Bada al tuo carattere perché diventa il tuo destino. Bisogna attingere alle profondità della sapienza ebraica per scoprire la stretta connessione e consequenzialità che esiste fra i nostri pensieri, le nostre parole, le nostre azioni e abitudini e il destino che poco a poco ci costruiamo, senza neppure saperlo. Quello che noi a volte chiamiamo sfortuna, rovescio o disgrazia in realtà ha radici profonde che affondano dai pensieri non disciplinati, né selezionati, né censurati che generano parole vuote, cattive, dure. E non è vero che un linguaggio scurrile sia indice di sincerità, ma proprio il contrario: esso manifesta l’incapacità di separare il bene dal male, filtrando l’uno ed eliminando l’altro e creando caos nelle azioni e scelte di ogni giorno. Anni di disordine finiscono per forgiare un brutto carattere …e non si dia colpa al destino se ci si ritrova infelici e soli.   

 

Intenzione del giorno

Preghiamo perché i cristiani siano più convinti della loro fede e la testimonino con rispetto degli altri