6. settimana di pasqua
Avvenne l’11 maggio…
330 – Bisanzio viene ribattezzata Nuova Roma.
1860 – Giuseppe Garibaldi sbarca con i Mille a Marsala
1916 – Viene pubblicato l’articolo di Albert Einstein in cui viene divulgata per la prima volta la teoria della relatività generale
1948 – Luigi Einaudi viene eletto secondo presidente della Repubblica Italiana
1995 – A New York, più di 170 nazioni decidono di estendere indefinitamente e senza condizioni il Trattato di non proliferazione nucleare
Aforisma di Nicolas Gomez Dàvila
Duecento anni fa era lecito confidare nel futuro senza essere completamente stupidi. Ma oggi chi può dar credito alle attuali profezie, dato che siamo noi lo splendido avvenire di ieri?
Preghiera
O Signore, disponi sempre al bene i nostri cuori, perché, nel continuo desiderio di elevarci a te, possiamo vivere pienamente il mistero pasquale. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen
Santo di oggi
Parola di Dio del giorno Giovanni 16,23-28
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «In verità, in verità io vi dico: se chiederete qualche cosa al Padre nel mio nome, egli ve la darà. Finora non avete chiesto nulla nel mio nome. Chiedete e otterrete, perché la vostra gioia sia piena.
Queste cose ve le ho dette in modo velato, ma viene l’ora in cui non vi parlerò più in modo velato e apertamente vi parlerò del Padre. In quel giorno chiederete nel mio nome e non vi dico che pregherò il Padre per voi: il Padre stesso infatti vi ama, perché voi avete amato me e avete creduto che io sono uscito da Dio. Sono uscito dal Padre e sono venuto nel mondo; ora lascio di nuovo il mondo e vado al Padre».
Riflessione detti dei padri del nuovo deserto
Abba Felice stava leggendo a voce alta le parole di Gesù: «Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono i propositi di male: impurità, furti, omicidi, adultèri, avidità, malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza» (Mc 7,21-22). Si fermò e alzò il capo. Abba Paolo, che ascoltava, intervenne: “Abba, mentre leggevi ho contato il numero dei propositi di male elencati da Gesù. Sono dodici. Può avere un significato?”.
Rispose Felice: “Tutto può avere un significato, anche il fatto che ciò che ha a che fare con la sessualità precede altre azioni o comportamenti, come se questi ne fossero la conseguenza”. Sorpreso, abba Paolo controllò: “È vero: impurità, adultèri, dissolutezza. Lo hai notato anche nei colloqui con le persone che confessano a te i loro peccati?”. Felice stette un attimo in silenzio, come se cercasse nella memoria. “Le frane e le valanghe cominciano da un sassolino che si muove.
Le frane umane per i giovani e per gli adulti cominciano sovente con un atto sessuale fuori posto. Inganni, menzogne, furti, superbie, ribellioni e omicidi seguono quel sassolino, mai da sottovalutare. Com’è importante la purezza di cuore e di mente!”. Allora Paolo: “Sì, abba: «Dio non ci ha chiamati all’impurità, ma alla santificazione» (1Ts 4,7). Pregheremo Gesù che ci mantenga un cuore puro e ci dia lo Spirito Santo per avere il dominio del nostro corpo e per aiutare i nostri fratelli”. I due si inginocchiarono facendo il segno di croce.
Intenzione di preghiera
“Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio”: c’è intima correlazione tra purezza e fede e se si perde l’una si smarrisce anche l’altra. Perché i giovani riscoprano la purezza di cuore, pensieri, parole e atti per vedere rinascere la fede nei loro cuori. Preghiamo.
Don’t Forget! Africa News
Il rapporto mondiale sulle migrazioni dell’OIM (Organizzazione internazionale migrazioni) afferma che la prima fotografia di un fenomeno è data dai numeri: per questo il primo dato è che sono 281 milioni i migranti internazionali in tutto il mondo, cioè il 3,60% della popolazione globale. Un totale in crescita, visto che nel 2020 ammontava di 128 milioni di persone in più rispetto a quelle del 1990.
Ma il vero numero su cui si incentra il report del 7 maggio è quello delle rimesse cioè del denaro che i migranti inviano ai loro paesi di origine. Negli ultimi 20 anni infatti e cioè nel lasso di tempo dal 2000 dal 2022, le rimesse internazionali sono aumentate del 650%, passando da 128 a 831 miliardi di dollari. E l’OIM mette in risalto è che i 647 miliardi sono inviati dai migranti ai paesi a basso/medio reddito, diventando un importante voce del Pil nazionale.
Questa cifra, a livello globale, fa sì che le rimesse superino di gran lunga gli investimenti fatti dai “paesi ricchi” verso quelli svantaggiati, o impoveriti. Stando a questi dati, il report sottolinea come la migrazione internazionale è il vero motore di sviluppo umano e crescita economica. Ai 281 milioni di migranti internazionali, aggiunge 117 milioni di persone che fuggono da conflitti, disastri e altri motivi. Cifre che fanno toccare i numeri più alti di sempre.