Riflessione del giorno

sabato 14 novembre ’15

By Patronato S. Vincenzo

November 13, 2015

 

Iniziamo la giornata Pregando

Ti benedico o Padre, all’inizio di questo nuovo giorno. Accogli la mia lode e il mio grazie per il dono della vita e della fede. Con la forza del tuo Spirito guida i miei progetti e le mie azioni: fa’ che siano secondo la tua volontà. Liberami dallo scoraggiamento davanti alle difficoltà e da ogni male. Rendimi attento alle esigenze degli altri.  Proteggi con il tuo amore la mia famiglia. Così sia 

Serapio Martire

D’origine inglese, Serapio, nacque nel 1179. Partecipò alla crociata in Terra Santa nel 1217 e in seguito andò in Spagna a combattere contro i mori. Qui conobbe S. Pietro Nolasco e chiese di ricevere l’abito come cavaliere laico dell’Ordine. Nominato maestro dei novizi, insegnò più con la vita, che con le parole. Realizzò varie redenzioni di schiavi dai saraceni e sebbene non fosse sacerdote, riuscì a portarne moltissimi a Cristo. Nell’ultima redenzione che compì ad Algeri, dovette restare in pegno per alcuni schiavi, ma la somma per il riscatto non arrivò in tempo e i mori lo inchiodarono alla croce e lo squartarono crudelmente. Era il 14-11-1240

La Parola di Dio del giorno Luca 18,1-8

Gesù disse loro una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi: «C’era in una città un giudice, che non temeva Dio e non aveva riguardo per nessuno. In quella città c’era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: Fammi giustizia contro il mio avversario. Per un certo tempo non volle; ma poi disse tra sé: Anche se non temo Dio e non ho rispetto di nessuno, poiché questa vedova è così molesta le farò giustizia, perché non venga continuamente a importunarmi». E il Signore soggiunse: «Avete udito ciò che dice il giudice disonesto. E Dio non farà giustizia ai suoi eletti che gridano giorno e notte verso di lui, e li farà a lungo aspettare? Vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?»

Riflessione Per Il Giorno

Arriva sull’onda del successo di Toronto un film danese, Land of Mine, a capovolgere la dicotomia buono-cattivo. Siamo nel 1945 in Danimarca: i tedeschi hanno appena perso la guerra dopo aver occupato il paese per 5 anni. I prigionieri di guerra tedeschi sono costretti a sminare la costa occidentale, una possibile destinazione dello sbarco poi avvenuto in Normandia. Sotto le splendide dune sabbiose in riva al mare sono nascoste oltre due milioni di mine, più che in tutti gli altri paesi europei messi insieme. Ebbene, il governo danese impose (la storia è realmente accaduta) lo sminamento di tutto il territorio prima di concedere ai prigionieri della Wehrmacht di lasciare il paese e tornare finalmente a casa. Si trattava per lo più di ragazzi minorenni, spauriti e vittime più che carnefici. Una storia di vendetta di Stato che coinvolse oltre duemila persone, di cui la metà morirono, rimasero mutilati o feriti gravemente. Una vergogna nazionale nascosta per decenni dalle atrocità ben più imponenti di quelle naziste, ma non giustificata da queste.

Intenzione del giorno

Preghiamo per chi si dedica al riscatto degli ultimi e alla restituzione della dignità ad ogni uomo

Don’t forget! …Ricorda!

02-11-2007: muore don Oreste Benzi, fondatore della Comunità Giovanni XXIII. Benedetto XVI l’ha definito: “Infaticabile apostolo della carità a favore degli ultimi e degli indifesi, capace di farsi carico dei tanti gravi problemi che affliggono il mondo contemporaneo”.