nell’immagine una fotografia di Luca Campigotto
1° giorno Novena di Natale
O Sapienza, che esci dalla bocca dell’Altissimo, arrivi ai confini della terra con forza e tutto disponi con dolcezza: vieni ad insegnarci la via della prudenza.
Iniziamo la Giornata Pregando (Antico Inno e Professione di fede)
Noi confessiamo con fede incrollabile il Dio che si è fatto uomo e la Vergine ha dato alla luce. Prima dei tempi un Padre incommensurabile l’aveva generato. Dio santo, ti sei degnato di nascere, piccolo infante, da una Vergine. Dio santo e forte, hai voluto riposare nelle braccia di Maria. Dio santo e immortale, sei venuto a strappare Adamo dall’inferno. Vergine Madre di Dio, l’Emmanuele che tu hai portato è frutto del tuo grembo. Il Signore è con te, Tu hai dato alla luce il Salvatore del mondo.
ADELAIDE IMPERATRICE
Nata nel 931 da Rodolfo, re di Borgogna e da Berta, figlia del duca di Svevia, a sei anni rimane orfana di padre e a 16 sposa Lotario, re d’Italia. Rimasta vedova, viene perseguitata e messa in prigione da Berengario II: liberata da Ottone I, lo sposerà e ne avrà tre figli. Nel 962 il papa la incorona col marito Ottone I alla cui morte esercita la tutela del minorenne nipote, reggendo l’impero. Attenta agli ultimi e indigenti, Adelaide è in stretti rapporti con Cluny. Costruisce chiese e monasteri e in quello da lei fondato a Strasburgo, si ritira fino alla morte (999)
Ascoltiamo la Parola di Dio (Matteo 17,10-13.)
Nel discendere dal monte, i discepoli domandarono a Gesù: «Perché dunque gli scribi dicono che prima deve venire Elia?». Egli rispose: «Sì, verrà Elia e ristabilirà ogni cosa. Ma io vi dico: Elia è già venuto e non l’hanno riconosciuto; anzi, l’hanno trattato come hanno voluto. Così anche il Figlio dell’uomo dovrà soffrire per opera loro». Allora i discepoli compresero che parlava di Giovanni il Battista.
Riflessione del Giorno (Alberto Maggi biblista)
Considerato dagli studiosi il testo più complesso del Nuovo Testamento il PADRE NOSTRO, l’unica preghiera che Gesù ha insegnato ai discepoli, è pervenuta in tre versioni diverse tra loro, nel vangelo di Matteo (Mt 6,9-13), una più breve in Luca (Lc 11,2-4), e nella Didaché (8,2), primo catechismo dei cristiani. Il testo del Pater andrebbe forse ritradotto per restituirgli la sua forza innovativa. La continua ripetizione di questa orazione per ogni circostanza l’ha infatti usurata e ridotta al rango di pia devozione. Il Padre nostro non è solo una preghiera, nel senso di atto cultuale e devoto, ma la formula di accettazione delle beatitudini. Per questo Matteo ha composto lo schema del Pater (Mt 6,9-13) come quello delle Beatitudini (Mt 5,3-10), ponendo una stretta relazione tra i due testi: può rivolgersi a Dio come Padre, solo chi accogliendo le beatitudini si impegna a orientare la sua vita per il bene dei fratelli. Per questo, fin dai primi tempi della Chiesa, il Pater era parte essenziale della liturgia battesimale: solo al momento del battesimo il catecumeno poteva recitare la preghiera del Signore, quale segno di conversione radicale della sua vita.
Intenzione del giorno
Preghiamo per i ragazzi dell’Associazione Don Milani di Sorisole
Pieno successo di «WE RUN FOR CHRISTMAS ‘17» corsa benefica di 240 Km percorsi a staffetta: nel weekend dell’Immacolata dalla Capanna di Natale sul Sentierone, ognuno dei partecipanti ha passato il testimone ogni 10 Km e l’operazione si è ripetuta per 24 ore. La somma raccolta (ben 8.000 euro) è stata destinata alla nostra Ciudad del Niño di Cochabamba in Bolivia. Il Patronato ringrazia di cuore gli organizzatori, gli atleti e tutti coloro che hanno reso possibile questa bella iniziativa di sport e di beneficienza.