XXIV Settimana tempo ordinario
Aforisma del giorno di Charles Pèguy
Una casa frana sempre e solo dall’interno.
Preghiera del giorno
O Signore che sei via, verità e vita, non ti chiedo un cammino senza prove e senza sofferenze, ma ti chiedo soltanto di starmi vicino sempre e di donarmi la forza per continuare a camminare con Te e con i fratelli. Amen.
Santo del giorno
Parola di Dio del giorno Luca 8,4-15
Poiché una grande folla si radunava e accorreva a lui gente da ogni città, Gesù disse una parabola: «Il seminatore uscì a seminare il suo seme. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada e fu calpestata e gli uccelli del cielo la mangiarono. Un’altra parte cadde sulla pietra e, appena germogliata, seccò per mancanza di umidità. Un’altra parte cadde in mezzo ai rovi e i rovi, cresciuti insieme con essa, la soffocarono.
Un’altra parte cadde sul terreno buono, germogliò e fruttò cento volte tanto». Detto questo, esclamò: «Chi ha orecchi per ascoltare, ascolti!». I suoi discepoli lo interrogavano sul significato della parabola. Ed egli disse: «A voi è dato conoscere i misteri del regno di Dio, ma agli altri solo con parabole, affinché vedendo non vedano e ascoltando non comprendano. Il significato della parabola è questo: il seme è la parola di Dio.
I semi caduti lungo la strada sono coloro che l’hanno ascoltata, ma poi viene il diavolo e porta via la Parola dal loro cuore, perché non avvenga che, credendo, siano salvati. Quelli sulla pietra sono coloro che, quando ascoltano, ricevono la Parola con gioia, ma non hanno radici; credono per un certo tempo, ma nel tempo della prova vengono meno.
Quello caduto in mezzo ai rovi sono coloro che, dopo aver ascoltato, strada facendo si lasciano soffocare da preoccupazioni, ricchezze e piaceri della vita e non giungono a maturazione. Quello sul terreno buono sono coloro che, dopo aver ascoltato la Parola con cuore integro e buono, la custodiscono e producono frutto con perseveranza.
Riflessione del giorno – Don Bepo raccontato da don Arturo Bellini
Nel maggio 1898 fui ammesso alla 1.a Comunione, ma per essere ammesso avevo detto una bugia. Il Parroco, molto severo, non ammetteva alunni che non avessero superato i dieci anni. Quando mi interrogò risposi che avevo 10 anni. Quella bugia mi era un tormento; andai a confessarla al giovane curato che mi tranquillizzò.
Dopo ricevuto la S. Comunione il parroco ci portò nella casa, ci diede un bicchiere di vino bianco, un panino all’olio. La giornata tornava come le altre. Non ero soddisfatto e chiesi alla mamma che mi preparasse un po’ di insalata e di polenta. Mise tutto in un piccolo cestino e andai a consumare la merenda all’ombra di ippocastani di un vecchio santuario.
Don Bepo non ha mai dimenticato l’evento della 1comunione. Era preparato e desiderava l’incontro con Gesù. Di qui la bugia e poi il senso di colpa. Partecipò alla Messa di mattino presto, perché allora si restava digiuni dalla mezzanotte fino a comunione avvenuta. Per questo era tradizione che i bambini sostassero per la colazione con un bicchiere di vino bianco e un panino all’olio, in casa del parroco.
Sorprende invece il desiderio di raccoglimento di don Bepo che, nel pomeriggio, scelse di starsene solo presso il vecchio santuario, per vivere nel silenzio quel giorno di intensa commozione e profonda felicità e chiedere a Gesù di mantenere sempre limpida la sua fede e fervoroso il suo cuore.
Intenzione di preghiera per il giorno
Preghiamo per i carcerati e per tutti quelli che li assistono: i familiari, le guardie, gli operatori sociali e i responsabili.
Don’t Forget! Foto della settimana
LONDRA REGNO UNITO. Il carro funebre col feretro della regina Elisabetta viene accolto dalla folla all’arrivo a Buckingham Palace.
FOTO MARCO BERTORELLO / POOL VIA AP