Iniziamo la Giornata Pregando – Reinhold Niebuhr
Dio concedimi la serenità di accettare le cose che non posso cambiare, il coraggio di cambiare quelle che posso cambiare e la saggezza di distinguere tra le due. Di vivere giorno per giorno, godermi un momento per volta, accettare le avversità come via verso la pace, prendere questo mondo per quello che è, non per quello che vorrei, confidare che tu sistemerai tutto se mi abbandonerò alla tua volontà. Fa’ che possa essere ragionevolmente felice in questa vita e felice accanto a te nella prossima.
FRANCESCO DA PAOLA
Nato a Paola (CZ) nel 1416 da genitori devoti di S. Francesco, si ritirò in una proprietà di famiglia, dove si dedicò a contemplazione e mortificazioni, suscitando ammirazione fra i molti devoti: per questo fondò numerosi eremi e una congregazione detta dei Minimi, la cui approvazione fu agevolata dai suoi prodigi a favore di poveri e oppressi. La sua fama giunse fino in Francia, alla corte di Luigi XI, allora infermo che chiese al papa Sisto IV di mandare l’eremita da lui: il re non guarì, ma Francesco fu ben voluto e avviò un periodo favorevole tra il papato e la corte francese. Morì a Tours il 2-04-1507.
Parola di Dio del giorno (Marco 16,9-15)
Risuscitato al mattino nel primo giorno dopo il sabato, apparve prima a Maria di Màgdala, dalla quale aveva cacciato sette demoni. Questa andò ad annunziarlo ai suoi seguaci che erano in lutto e in pianto. Ma essi, udito che era vivo ed era stato visto da lei, non vollero credere. Dopo ciò, apparve a due di loro sotto altro aspetto, mentre erano in cammino verso la campagna. Anche essi ritornarono ad annunziarlo agli altri; ma neanche a loro vollero credere. Alla fine apparve agli undici, mentre stavano a mensa, e li rimproverò per la loro incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto a quelli che lo avevano visto risuscitato. Gesù disse loro: «Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura»
Riflessione del Giorno (ANTICA OMELIA SUL SABATO SANTO – 2.a parte)
«Per te io, il Signore, ho rivestito la tua natura di servo. Per te io, che sto al di sopra dei cieli, sono venuto sulla terra e al di sotto della terra. Per te uomo ho condiviso la debolezza umana, ma poi son diventato libero tra i morti. Per te, uscito dal giardino del paradiso terrestre, sono stato tradito in un giardino e in un giardino sono stato messo in croce. Guarda sulla mia faccia gli sputi che io ricevetti per te, per poterti restituire a quel primo soffio vitale. Guarda sulle mie guance gli schiaffi, sopportati per rifare a mia immagine la tua bellezza perduta. Guarda sul mio dorso la flagellazione subita per liberare le tue spalle dal peso dei peccati. Guarda le mie mani inchiodate al legno per te, che un tempo avevi allungato la tua mano all’albero. Morii in croce e la lancia penetrò nel mio costato, per te che ti addormentasti nel paradiso e facesti uscire Eva dal tuo fianco. Il mio costato sanò il dolore del tuo fianco. Il mio sonno ti libererà dal sonno dell’inferno. Sorgi, allontaniamoci di qui. Il nemico ti fece uscire dalla terra del paradiso. Io non ti rimetto in quel giardino, ma ti colloco sul trono celeste. Ti fu proibito di toccare la pianta simbolica della vita, ma io, che sono la vita, ti comunico quello che sono. Ho posto dei cherubini che come servi ti custodissero. Ora faccio sì che i cherubini ti adorino quasi come Dio, anche se non sei Dio. Il trono celeste è pronto, pronti e agli ordini sono i portatori, la sala è allestita, la mensa apparecchiata, l’eterna dimora è addobbata, i forzieri aperti. In altre parole, è preparato per te dai secoli eterni il regno dei cieli».
Intenzione del giorno
Preghiamo per il Papa e per il suo difficile compito di testimonianza, di governo e di missione.
Don’t forget! …Ricorda!
02-04-2005: la morte di papa Giovanni Paolo II, suscita cordoglio ed emozione in tutto il mondo e provoca un incredibile afflusso a Roma di fedeli, soprattutto giovani per l’ultimo saluto