Riflessione del giorno

Sabato 20 luglio 2024

By patronatoADM

July 19, 2024

 

XV settimana T. Ordinario (A. pari)

 

Avvenne il 20 luglio…

1866 – La flotta austriaca, guidata dall’ammiraglio Wilhelm von Tegetthoff, affonda la Re d’Italia e la Palestro nella battaglia di Lissa.

1917 – Il Comitato jugoslavo sottoscrive la Dichiarazione di Corfù che dopo la guerra rese possibile la creazione del Regno di Jugoslavia.

1944 – Fallito attentato ad Adolf Hitler.

1948 – Per la tensione con l’URSS, il presidente Harry Truman istituisce il primo arruolamento di leva in tempo di pace degli USA.

1969 – Apollo 11 si posa sulla Luna. Neil Armstrong e Buzz Aldrin sono i primi esseri umani a camminare sulla sua superficie.

 

Aforisma di Georges Bernanos

Non si comprende assolutamente nulla della civiltà moderna, se non si capisce innanzitutto che è una cospirazione universale contro ogni sorta di vita interiore.

 

Preghiera dei genitori

Donaci, Signore, gioie pure, dolori sopportabili, amore paziente, lieta e forte concordia nel bene. Donaci pane per la nostra famiglia, vita e virtù per educare i figli. Nelle tue mani raccomandiamo i giorni che benigno ci concedi. Donaci di consolare e nobilitare con l’esempio e la parola quanti incontriamo sul nostro cammino. Insegnaci a espiare le nostre colpe che non ricadano sulla nostra famiglia. Liberaci dal male e consolaci con la tua pace. Amen

 

Santo del giorno

 

Parola di Dio del giorno Matteo 12.14-21

In quel tempo, i farisei uscirono e tennero consiglio contro Gesù per farlo morire. Gesù però, avendolo saputo, si allontanò di là. Molti lo seguirono ed egli li guarì tutti e impose loro di non divulgarlo, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaia: «Ecco il mio servo, che io ho scelto; il mio amato, nel quale ho posto il mio compiacimento.

Porrò il mio spirito sopra di lui e annuncerà alle nazioni la giustizia. Non contesterà né griderà né si udrà nelle piazze la sua voce. Non spezzerà una canna già incrinata, non spegnerà una fiamma smorta, finché non abbia fatto trionfare la giustizia; nel suo nome spereranno le nazioni».

 

Riflessione Dittature e popoli

«Ciò che rende le dittature e gli stati totalitari come lo stalinismo sovietico ancora più odiosi sono le responsabilità collettive di buona parte del popolo. L’immoralità della classe dirigente coincideva con quella di una parte della popolazione». Quest’osservazione appartiene ad Aleksandr Jakovlev che è stato sindaco di Mosca negli anni della perestrojka. E Jakovlev porta un esempio agghiacciante. «Nel 1937 si è verificato questo episodio. Al Ministero dei trasporti, diretto da Kaganovic, stretti collaboratori del ministro compilarono una lista di cosiddetti “nemici del popolo” da fucilare.

L’elenco fu poi affidato a una dattilografa, che di sua iniziativa aggiunse il nome della sua coabitante, nella speranza di poter disporre da sola dell’appartamento comune. Nessuno verificò, il ministro firmò, tutte le persone comprese nella lista vennero arrestate e assassinate». Il problema che qui si pone è quello del rapporto tra classe dirigente e popolo, particolarmente difficile a definirsi in uno Stato totalitario. Certamente i 70 anni di comunismo costituiscono un’esperienza di cui anche il popolo russo porta la responsabilità, così come l’ha portata il popolo tedesco per il nazismo e ogni popolo per la sua storia.

A onore del popolo russo, però, va subito detto che a nessuno è consentito dimenticare la sua resistenza alla dittatura, con le decine di milioni di internati nei Gulag, i morti del genocidio comunista. Tra le vittime del comunismo non è possibile, però includere quelli che, prima di cadere in disgrazia, erano loro stessi alla guida dello Stato-partito e facevano fucilare gli altri. L’eventuale riabilitazione di costoro infatti può appartenere solo a Dio e alla sua misericordia…

 

Intenzione di preghiera settimanale

Perché i capi delle nazioni siano più responsabili nel parlare, nell’agire, nel mettere in pratica quello che esigono dagli altri e siano di esempio per coloro che li hanno scelti ed eletti…

 

Don’t Forget! La Divina Commedia