33 Settimana del tempo ordinario
Aforisma del giorno di D. Bonhoeffer
Dio non esaudisce i nostri desideri, ma realizza le sue promesse.
Preghiera del giorno di L. F. Lebret
Sii benedetto, o Dio, che sei così grande, così luminoso e così buono. Sii benedetto, o Dio, per essere Colui ch’è e che non prende niente da nessuno, non riceve niente da nessuno.
Sii benedetto, perché sei solo intelligenza e amore, una luce immateriale che nulla potrebbe oscurare, una bontà che nulla potrebbe mai impicciolire.
Sii benedetto, o Dio, perché stai al di là del mio sguardo e tuttavia stai in cima alla mia fede e al mio amore. Sii benedetto, o Dio, perché sei l’infinito che si apre a me e sei la beatitudine che mi chiama. Amen.
Santo del giorno
Parola di Dio del giorno Luca 20,27-40
Si avvicinarono a Gesù alcuni sadducei – i quali dicono che non c’è risurrezione – e gli posero questa domanda: «Maestro, Mosè ci ha prescritto: “Se muore il fratello di qualcuno che ha moglie, ma è senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello”.
C’erano dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, morì senza figli. Allora la prese il secondo e poi il terzo e così tutti e sette morirono senza lasciare figli.
Da ultimo morì anche la donna. La donna dunque, alla risurrezione, di chi sarà moglie? Poiché tutti e sette l’hanno avuta in moglie».
Gesù rispose loro: «I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; ma quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti, non prendono né moglie né marito: infatti non possono più morire, perché sono uguali agli angeli e, poiché sono figli della risurrezione, sono figli di Dio.
Che poi i morti risorgano, lo ha indicato anche Mosè a proposito del roveto, quando dice: “Il Signore è il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe”.
Dio non è dei morti, ma dei viventi; perché tutti vivono per lui». Dissero allora alcuni scribi: «Maestro, hai parlato bene». E non osavano più rivolgergli alcuna domanda.
Riflessione del giorno – 6 “regole d’oro” del Papa per imparare ad ascoltare
1 Ascoltare molto per cercare la Verità: “Ogni dialogo e relazione comincia dall’ascolto. Per questo, per poter crescere come comunicatori, bisogna reimparare ad ascoltare tanto”.
2 Ascoltare per consolare. Per Papa Francesco, l’ascolto va accompagnato dalla consolazione di chi è stato colpito dalla prova o dalla malattia
3 Ascolto reciproco “Il vero ascolto si basa sulla reciprocità, in cui si sa di avere qualcosa da imparare dall’altro. Ma all’ascolto “orizzontale” ne va aggiunto anche uno verticale cioè l’ascolto di Dio e della sua Parola. Così l’ascolto diventa discernimento”.
4 Ascolto coraggioso e senza pregiudizi: “Fate attenzione a come ascoltate; perché a chi ha, sarà dato, ma a chi non ha, sarà tolto anche ciò che crede di avere (Luca 8,18)”.
5 Ascolto educativo. Il Papa chiede di ascoltare col desiderio di comprendere l’altro, anche se non è semplice, perché richiede uno sforzo per comprendere e accettare la persona che si ha davanti.
6 Ascoltare è molto più che sentire. “Dove c’è rumore, fa’ che pratichiamo l’ascolto”, chiede il Papa ispirandosi a una preghiera francescana. “Nel mondo tecnologico delle fake news, è imperativo uscire dalla logica delle strategie che annichiliscono l’ascolto”.
Intenzione di Preghiera per il giorno
Preghiamo perché impariamo ad ascoltare Dio, la nostra coscienza e il prossimo.
Don’t Forget! Foto della settimana
Mercoledì 17 novembre – Hrodna, Bielorussia Migranti si scaldano al confine tra Bielorussia e Polonia FOTOGRAFO: MAXIM GUCHEK / BELTA VIA AP