11. settimana tempo ordinario
Avvenne il 21 giugno…
533 – La flotta bizantina di Belisarius, attacca i Vandali in Africa, Grecia e Sicilia
1280 – Torino è ceduta dal marchese Guglielmo VII del Monferrato a Tommaso III di Savoia.
1791 – Il re Luigi XVI di Francia tenta di fuggire da Parigi, ma viene fermato a Varennes.
1919 – La Hochseeflotte della Marina tedesca si autoaffonda nella baia di Scapa Flow.
1940 – Seconda guerra mondiale: la Francia si arrende alla Germania nazista
1963 – Il cardinale Giovanni Battista Montini viene eletto papa e assume il nome di Paolo VI.
Aforisma dal Salmo 23
“Chi ha mani innocenti e cuore puro salirà il monte del Signore e starà nel suo luogo santo”.
Preghiera Colletta
O Dio, fonte di ogni dono del cielo, che in san Luigi Gonzaga hai unito in modo mirabile l’innocenza della vita e la penitenza, per i suoi meriti e la sua intercessione fa’ che, se non l’abbiamo imitato nell’innocenza, lo seguiamo sulla via della penitenza evangelica. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per i secoli dei secoli. Amen
Santo del giorno
Parola di dio del giorno Matteo 6,26-34
Gesù disse ai suoi discepoli: «Nessuno può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza. Perciò io vi dico: non preoccupatevi per la vostra vita, di quello che mangerete o berrete, né per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita non vale forse più del cibo e il corpo più del vestito? Guardate gli uccelli del cielo: non seminano e non mietono, né raccolgono nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre.
Non valete forse più di loro? E chi di voi, per quanto si preoccupi, può allungare anche di poco la propria vita? E per il vestito, perché vi preoccupate? Osservate come crescono i gigli del campo: non faticano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora, se Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e domani si getta nel forno, non farà molto di più per voi, gente di poca fede? Non preoccupatevi dunque dicendo: “Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?”.
Di tutte queste cose vanno in cerca i pagani. Il Padre vostro celeste, infatti, sa che ne avete bisogno. Cercate invece, anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. Non preoccupatevi dunque del domani, perché il domani si preoccuperà di sé stesso. A ciascun giorno basta la sua pena».
Riflessione di Mons. Ravasi “Mattutino”
La goccia di pioggia rimase pura finché non toccò terra. Nell’attimo in cui ciò avvenne, essa divenne una goccia di fango. Anche l’uomo è puro nelle sue origini, ma il male del mondo lo corrompe. Oggi è la festa di S. Luigi Gonzaga e a tutti quelli che portano questo nome dedichiamo il mattutino del 21 giugno. Il figlio del marchese di Mantova Luigi Gonzaga, dalla vita breve (1568-1591), vissuto dai 16 anni in avanti nella Compagnia di Gesù fino alla morte nel servizio agli appestati.
Nella devozione popolare egli è il santo della purezza e il candore del giglio ne è divenuto il simbolo. Io, però, sono ricorso a un testo di un autore remoto per cronologia e per civiltà: è l’indiano Kabir Das, nato forse nel 1398 e secondo la leggenda vissuto quasi 120 anni. A lui era cara quest’immagine della goccia di pioggia, tant’è vero che in un altro suo detto si afferma che «quando cade in bocca al serpente essa diventa veleno e quando invece stilla sul tronco del banano diventa canfora». Il suo ottimismo sulla genesi dell’uomo, che sarebbe appunto una goccia celeste, si differenzia dalla visione biblica del peccato originale.
È vero, però, che il giusto per conservare la sua coscienza pura deve lottare contro le seduzioni del male. Come si legge nel Salmo 1, «beato è l’uomo che non segue il consiglio degli empi, non indugia sulla via dei peccatori, non siede in compagnia dei malvagi, ma trova il suo piacere nella legge del Signore». Anzi, il libro della Sapienza sembra quasi anticipare il ritratto di san Luigi: «Divenuto caro a Dio, fu amato da lui e poiché viveva tra i peccatori, fu trasferito. Fu rapito perché la malizia non ne mutasse i sentimenti…» (4, 10-11). E di scena è proprio un giovane morto prematuramente, una goccia limpida che non divenne fango.
Don’t Forget! Foto della Settimana
Migliaia di migranti guadano il Rio Muerto (“Fiume della Morte”) nel Darién Gap, dove molti sono annegati nelle sue acque insidiose. Si aiutano a vicenda per evitare di annegare nelle rapide correnti. Rio Muerto, Colombia.