Riflessione del giorno

Sabato 23 agosto 2025

By Patronato S. Vincenzo

August 22, 2025

 

20. settimana tempo ordinario

 

Avvenne il 23 agosto…

1268 – Battaglia di Tagliacozzo tra Corradino di Svevia e Carlo I d’Angiò: è la fine della potenza sveva in Italia.

1821 – Il Messico ottiene l’indipendenza dalla Spagna.

1927 – Gli anarchici italiani Sacco e Vanzetti vengono giustiziati negli USA

1939 – Germania e Unione Sovietica firmano l’infame patto Molotov-Ribbentrop.

1990 – Germania Ovest e Repubblica Democratica Tedesca annunciano che si riunificheranno.

2023 – L’India completa con successo l’allunaggio con la sonda Chandrayaan-3: quarto paese al mondo a riuscire nell’intento

 

Aforisma di Fëdor Dostoevskij

“L’assassinio legale è incomparabilmente più orrendo dell’assassinio brigantesco. Chi è assalito dai briganti, spera di potersi salvare fino all’ultimo momento. Quest’ultima speranza, con la quale è dieci volte più facile morire, viene tolta con certezza dalla condanna a morte.”

 

Preghiera Colletta

O Dio, che hai preparato beni invisibili per coloro che ti amano, infondi nei nostri cuori la dolcezza del tuo amore, perché, amandoti in ogni cosa e sopra ogni cosa, otteniamo i beni da te promessi, che superano ogni desiderio. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen

 

Santo del giorno

 

Parola di dio Matteo 23,1-12

In quel tempo, Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo: «Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perché essi dicono e non fanno. Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito.

Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente: allargano i loro filatteri e allungano le frange; si compiacciono dei posti d’onore nei banchetti, dei primi seggi nelle sinagoghe, dei saluti nelle piazze, come anche di essere chiamati “rabbi” dalla gente. Ma voi non fatevi chiamare “rabbi”, perché uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli.

E non chiamate “padre” nessuno di voi sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello celeste. E non fatevi chiamare “guide”, perché uno solo è la vostra Guida, il Cristo. Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo; chi invece si esalterà, sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato».».

 

Riflessione da Mattutino di Mons. Ravasi

La violenza non è forza ma debolezza, né mai può essere creatrice di cosa alcuna ma soltanto distruggitrice. Era il 1938 quando Benedetto Croce pubblicava La storia come pensiero e come azione e faceva questa sacrosanta asserzione, purtroppo del tutto smentita dall’umanità che si ostina a celebrare l’idolo della violenza. Immensa, è, perciò, la lista delle vittime, essendo la furia prepotente capace solo di generare morte e distruzione.

Da questa lista vorrei oggi far emergere una vera e propria tipologia di vittime, le donne, spesso vezzeggiate dai maschi come oggetti preziosi e piacevoli — e questa è già una forma d’abuso — altre volte violentate o umiliate senza rimorsi. Mi impressionò alcuni mesi fa una copertina di Time col volto fresco e bellissimo di una ragazza afgana, ma col naso orrendamente mutilato perché aveva osato ribellarsi a un matrimonio imposto.

Se ci sono poeti come l’inglese secentesco Samuel Butler, capaci di scrivere senza batter ciglio che «le anime delle donne sono così piccole che alcuni credono che non ce le abbiano nemmeno», è chiaro che poi si può giungere fino a questi abissi mostruosi. Si comincia con la spezia del sarcasmo (quanti sono i motti o le barzellette antifemminili) e poi, piano piano, superiorità, disprezzo ma anche una segreta e inconscia paura precipitano nella violenza che spesso fiorisce proprio tra le pareti domestiche.

Si dirà che anche la Bibbia ha battute misogine. È vero, come lo sono le sue pagine violente. Ma proprio così si vuole mostrare che Dio stesso sceglie di insediarsi nel fango dell’umanità per estrarre lentamente una creatura che maneggia la sua libertà come un ordigno, solo per colpire e distruggere. Lungo, purtroppo, è ancora il cammino della redenzione dalla violenza, lungo quanto la storia.

 

Intenzione di preghiera

Preghiamo perché la cortesia, la gentilezza, il perdono, la tolleranza e la pazienza tornino ad essere considerate non già come debolezze, ma come punti di forza e di valore nel rapporto con l’altro.

 

Don’t Forget! La foto della settimana

MERCOLEDÌ 20 AGOSTO – MILITELLO IN VAL DI CATANIA, ITALIA

Il funerale di Pippo Baudo, nella chiesa di Santa Maria della Stella

ANSA / ORIETTA SCARDINO