Riflessione del giorno

Sabato 23 novembre 2024

By Patronato S. Vincenzo

November 23, 2024

 

XXXIII settimana T. Ordinario

 

Avvenne il 23 novembre…

1531 – Scoppia la Seconda guerra di Kappel in Svizzera

1654 – Conversione del matematico e filosofo Blaise Pascal al cristianesimo

1971 – La Repubblica Popolare Cinese ottiene il seggio di Taiwan nel consiglio sicurezza ONU.

1980 – Terremoto di magnitudo 6,9 colpisce l’Irpinia causando 2.914 morti e decine di migliaia fra feriti e sfollati.

2003 – Il georgiano Eduard Shevardnadze viene sconfitto e deposto con la Rivoluzione delle rose

 

Aforisma di Gilbert K. Chesterton

“La razza umana, secondo la religione, cadde una volta, e cadendo acquisì la conoscenza del bene e del male. Oggi siamo caduti una seconda volta, e tutto ciò che ci resta è la conoscenza del male.”

 

Preghiera

Il tuo aiuto, Signore Dio nostro, ci renda sempre lieti nel tuo servizio, perché solo nella dedizione a te, fonte di ogni bene, possiamo avere felicità piena e duratura. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per i secoli dei secoli. Amen

 

Santo del giorno

 

Parola di Dio del giorno Luca 20,27-40

In quel tempo, si avvicinarono a Gesù alcuni sadducei – i quali dicono che non c’è risurrezione – e gli posero questa domanda: «Maestro, Mosè ci ha prescritto: “Se muore il fratello di qualcuno che ha moglie, ma è senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello”.

C’erano dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, morì senza figli. Allora la prese il secondo e poi il terzo e così tutti e sette morirono senza lasciare figli. Da ultimo morì anche la donna. La donna dunque, alla risurrezione, di chi sarà moglie? Poiché tutti e sette l’hanno avuta in moglie».

Gesù rispose loro: «I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; ma quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti, non prendono né moglie né marito: infatti non possono più morire, perché sono uguali agli angeli e, poiché sono figli della risurrezione, sono figli di Dio.

Che poi i morti risorgano, lo ha indicato anche Mosè a proposito del roveto, quando dice: “Il Signore è il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe”. Dio non è dei morti, ma dei viventi; perché tutti vivono per lui». Dissero allora alcuni scribi: «Maestro, hai parlato bene». E non osavano più rivolgergli alcuna domanda.

 

Riflessione Iniziare – Anselm Grün

Dell’abate Pior, l’abba Poemen diceva che iniziava ogni giorno da capo. È un racconto breve, anzi di una sola parola, che l’abba Poemen attribuisce al più anziano abba Pior. Questi era un discepolo del grande Antonio, il primo dei monaci. Pior morì attorno al 360: era vissuto ogni giorno secondo gli insegnamenti della Bibbia e, alla pari di altri monaci, seguiva una dura ascesi liberamente da lui scelta.

Ma ciò che lo distingueva era il nuovo inizio che si proponeva di fare ogni giorno. Per noi questa è una parola che consola. Se già questi grandi monaci si ritenevano sempre solo dei principianti al servizio di Gesù, anche noi possiamo considerarci principianti che si mettono alla loro scuola. D’altra parte sappiamo che S. Benedetto ha scritto la sua regola per i principianti. Nessuno di noi è così avanzato sulla strada spirituale che non abbia bisogno ogni giorno di un nuovo inizio.

Ricominciare è anche una grazia. Ogni giorno posso iniziare di nuovo. Non sono bloccato a motivo del mio passato. Se siamo capaci di iniziare, vuol dire che siamo capaci di prendere in mano la nostra vita e di darle forma. Smettiamo di lamentarci che non siamo capaci di fare nulla, perché la nostra educazione ci ha bloccati. Noi stessi abbiamo tra le mani ciò che vogliamo fare della nostra vita. Con quello che abbiamo ricevuto possiamo dare forma e figura alla nostra vita mediante l’opera delle nostre mani.

Ma dobbiamo prender noi l’iniziativa. Non possiamo aspettarci tutto solo dagli altri. Ogni giorno incomincia dal mattino. Il ritmo della natura dovrebbe diventare anche il ritmo della nostra vita. Ogni nuovo giorno è una occasione favorevole per incominciare di nuovo anche interiormente nel rapporto con Dio. Non dovremmo dire che comunque niente cambia per noi, che già tante volte abbiamo tentato di fare tutto nuovo.

Nella parola dell’abba Pior c’è la sfida di cominciare di nuovo ogni giorno senza giudicare il giorno precedente. Non importa come siamo vissuti fino a questo momento, non è mai tardi per incominciare. Questa parola vale anche per colui che ha già speso molto impegno per sé e per il suo cammino spirituale: non tener per nulla in conto ciò che hai raggiunto. Incomincia ogni giorno di nuovo. Solo allora rimarrai vivo, solo allora sarai in grado di rispondere a ciò che Gesù esige da te.

 

Intenzione di preghiera per la settimana

Preghiamo perché tutti i genitori che piangono la morte di un figlio o una figlia trovino sostegno nella comunità e ottengano dallo Spirito consolatore la pace del cuore.

 

Don’t Forget! Immagini dal mondo

MERCOLEDÌ 20 NOVEMBRE BIÑAN, FILIPPINE – Persone si muovono in barca e camminano su passerelle di legno, nel villaggio ancora allagato dopo circa un mese dal passaggio della tempesta tropicale TramiEZRA ACAYAN/GETTY IMAGES