Riflessione del giorno

Sabato 25 dicembre 2021

By patronatoADM

December 24, 2021

 

Natale di Nostro Signore Gesù Cristo

 

Frase del giorno

“Non vorrei sembrare un guastafeste, ma sono arrivato alla conclusione che il Natale è una festa di compleanno a cui il festeggiato è assai raramente invitato da gente convinta di essere cristiana”.

 

Preghiera del giorno Colletta

Signore, Dio onnipotente, che ci avvolgi della nuova luce del tuo Verbo fatto uomo, fa’ che risplenda nelle nostre opere il mistero della fede che rifulge nel nostro Spirito.

Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per i secoli dei secoli. Amen.

 

IL PATRONATO S. VINCENZO AUGURA AGLI AFFEZIONATI LETTORI DEL BLOG UN NATALE RICCO DI BENEDIZIONI E DI SERENITÀ

In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria. Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città. Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nazareth, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide.

Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta. Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio.

C’erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all’ aperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, ma l’angelo disse loro: «Non temete: io vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore.

Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia». E subito apparve con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste, che lodava Dio e diceva: «Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini, che egli ama».

 

Riflessione per il giorno (Clemente Rebora)

L’infanzia eterna di Dio: tutto nasce e invecchia e va in polvere, tranne Dio che è sempiterna natività ineffabile, manifestata per noi e a noi da Gesù Bambino: il Suo Santo Natale è il tono giusto di ogni vita vera, spirituale: occorre incessantemente riportarci e intonarci là per cantare lodi e benedizioni in gloria di Dio, vivendo Cristo, sempre in culla e in braccio della SS. Vergine.

Ma si deve intanto crescere: e questo importa (non perdere l’innocenza divina, l’incomparabile tenerezza, la freschissima grazia dell’intatta creazione e ricreazione di Dio) svolgere e fruttificare quella divina infanzia. Ma perché Dio nasca bimbo sulla terra – nel nostro fango – occorre esser poveri, non aver nulla né voler nulla del mondo, consci del nostro niente peccatore, sentirci con volontà ardente umiliati e umili, d’anima e di corpo, invocando che la sublime freschezza della grazia di Gesù Bambino ci renda veri nella santa ubbidienza in umiltà e penitenza.

O Gesù Bambino che io sia neonato vostro, con voi in te, Gesù Bambino! E mentre ci è già dato il segno della gloria eterna, intanto dobbiamo sostenere l’umiliazione della croce sulla terra. E nascondere il segreto di Dio, in una vita comune, fin che venga l’ora di spenderci e consumarci. «Dio, che è, opera attraverso chi non è». Colui che fa le cose, opera per le cose che non sono, affinché siano.

 

Intenzione di preghiera per il giorno

In quell’inizio del mondo nuovo che è il Natale preghiamo affinché sorga per ogni persona e per tutta l’umanità una nuova aurora di giustizia e di pace.

 

Don’t Forget!

Nel Santo Natale 2021 a conclusione dell’anno di S. Giuseppe il Patronato San Vincenzo chiede a S. Giuseppe suo patrono, alla Vergine Maria e al Bambino Gesù, di benedire e illuminare, di proteggere e difendere i componenti della grande famiglia di don Bepo: dai piccoli orfani della Bolivia, ai minori di Sorisole e del Centro Meta, dagli alunni delle scuole, agli ospiti delle sue case, dai poveri della stazione, a quelli del carcere che don Fausto continua dal cielo a proteggere.

Ringrazia di cuore i suoi collaboratori, volontari, benefattori, ex- allievi e sostenitori e li ricorda ogni giorno nella preghiera insieme al Vescovo e alla comunità bergamasca. Infine augura che il sogno di Dio che, attraverso il silenzio di Giuseppe e il sì di Maria Santissima, si è fatto carne nel bambino di Betlemme renda possibile un mondo nuovo dove ai poveri sia concesso il dono della speranza, ai credenti la luce della fede e a tutti la gioia della carità.  

BUON NATALE