Riflessione del giorno

sabato 25 febbraio ’17

By Patronato S. Vincenzo

February 24, 2017

 

 

nel riquadro una fotografia di Abbas Attar

 

Proverbio del giorno India

«Il malvagio non si sbarazza dei peccati tuffandosi nel Gange»

 

Iniziamo la Giornata Pregando (S. Giovanni Damasceno)

Sono davanti alle porte della tua chiesa e non mi libero dai cattivi pensieri. Ma tu, o Cristo, che hai giustificato il pubblicano, che hai avuto compassione dell’adultera e hai aperto al ladrone le porte del Paradiso, aprimi il tesoro della tua bontà e poiché mi avvicino e ti tocco, accoglimi come la peccatrice e l’inferma che hai guarito. Infatti questa, avendo toccato il lembo del tuo vestito, riebbe la salute; e quella, avendo abbracciato i tuoi piedi incontaminati, ottenne il perdono dei peccati.

         

ADELELMO DI ENGELBERG ABATE.

Di lui si sa solo che era monaco del monastero benedettino di S. Biagio nella Foresta Nera. Su richiesta del barone Corrado di Seldenburen fu inviato a fondare la badia di Engelberg nell’Unterwalden, nella Svizzera, dove divenne priore e abate e dove morì il 25 febbraio 1131. Le sue reliquie furono riesumate nel 1611.

 

Ascoltiamo la Parola di Dio (Mc 10,13-16)

Presentavano a Gesù i bambini perché li accarezzasse, ma i discepoli li sgridavano. Gesù, al vedere questo, s’indignò e disse loro: «Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite, perché a chi è come loro appartiene il regno di Dio. In verità vi dico: Chi non accoglie il regno di Dio come un bambino, non entrerà in esso». E prendendoli fra le braccia e ponendo le mani sopra di loro li benediceva. 

 

Riflessione del giorno (Racconti dei chassidim)

Il rabbino era coi suoi scolari alla tavola del sabato: il servo pose davanti a lui la scodella della minestra. Il rabbino l’alzò e la rovesciò, cosicché la minestra si versò tutta sulla tavola. Un giovane disse: “Rabbino, cosa fate? Ci imprigioneranno tutti!” Il rabbino non commentò e disse solo: “Non temere figlio mio.” Qualche tempo dopo si venne a sapere che era stato presentato all’Imperatore, perché lo firmasse, un editto rivolto contro gli ebrei di tutto il paese. Più volte l’imperatore prese in mano la penna, ma ogni volta intervenne qualcosa che lo impedì. Finalmente firmò, poi allungò la mano verso il polverino, ma invece di questo, sollevò per sbaglio il calamaio, e lo rovesciò sullo scritto. Allora, strappò il foglio e proibì che gli mettessero ancora sotto gli occhi l’editto.

 

Intenzione del giorno

Preghiamo per un’economia a misura di uomo e rispettosa della giustizia e del creato