nell’immagine un dipinto di Carl Frieseke
XVI Settimana tempo Ordinario
25-07-1912-25-07-2020:
108° ANNIVERSARIO ORDINAZIONE SACERDOTALE DI DON BEPO VAVASSORI ricevuta a Bergamo dalle mani di Mons Radini Tedeschi.
Iniziamo la giornata pregando (preghiera colletta)
Dio onnipotente ed eterno, tu hai voluto che san Giacomo, primo fra gli Apostoli, sacrificasse la vita per il Vangelo; per la sua gloriosa testimonianza conferma nella fede la tua Chiesa e sostienila sempre con la tua protezione. Per il nostro Signore…
GIACOMO AP.
Figlio di Zebedeo e fratello di Giovanni, nacque a Betsàida da famiglia di pescatori. Lui e il fratello sono soprannominati da Gesù «Boànerghes» (figli del tuono) per il loro carattere impetuoso. 1° tra gli apostoli, fu martirizzato con la decapitazione in Gerusalemme verso il 43/44 per ordine di Erode Agrippa. Per accogliere la spoglie mortali trasportate in Galizia, Spagna, fu costruito un luogo di culto che con Roma e Gerusalemme divenne la meta di molti pellegrinaggi, tanto che il luogo prese il nome di Santiago e nel 1075 fu iniziata la costruzione della basilica.
La Parola di Dio del giorno Mt 20,20-28
Si avvicinò a Gesù la madre dei figli di Zebedeo con i suoi figli, e si prostrò per chiedergli qualcosa. Egli le disse: “Che cosa vuoi?”. Gli rispose: “Di’ che questi miei figli siedano uno alla tua destra e uno alla tua sinistra nel tuo regno”. Rispose Gesù: “Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io sto per bere?”. Gli dicono: “Lo possiamo”. Ed egli soggiunse: “Il mio calice lo berrete; però non sta a me concedere che vi sediate alla mia destra o alla mia sinistra, ma è per coloro per i quali è stato preparato dal Padre mio”.
Riflessione del Giorno (Papa Francesco)
Papa Francesco suggerisce ai preti di meditare su 3 ambiti di vicinanza sacerdotale. Per la vicinanza nel dialogo spirituale il modello per il Papa è l’incontro di Cristo con la Samaritana perché Gesù «fa venire alla luce il peccato della Samaritana senza gettare ombra sulla sua preghiera di adoratrice e senza porre ostacoli alla sua vocazione missionaria». Per la vicinanza nella Confessione il Papa propone il passo evangelico della donna adultera. «Le verità di Gesù sempre avvicinano» dice il Papa e spiega che occorre: «Guardare l’altro negli occhi come fa il Signore con l’adultera che volevano lapidare e alla quale dice: «Neanch’io ti condanno» (Gv 8,11). Si può poi aggiungere: «D’ora in poi non peccare più, con un’espressione che permette al peccatore di guardare avanti e non indietro». Per l’ambito della predicazione, il Papa riprende uno dei suoi motivi più insistiti e cioè che l’omelia è la pietra di paragone «per valutare la vicinanza e la capacità di incontro di un Pastore con il suo popolo». Lì si vede «quanto vicini si è stati a Dio nella preghiera e quanto vicini si è alla gente nella sua vita quotidiana». «Perciò è necessario riconoscere la vicinanza – confessa Francesco – perché in essa capiremo se Gesù sarà reso presente nella vita dell’umanità, oppure se è rimasto sul piano delle idee».
Intenzione del giorno
Preghiamo per i pellegrini in ogni parte del mondo e per chi si mette in cammino alla ricerca di Dio.
Foto della settimana
21-7-2020 – SALISBURY – UK: LA COMETA NEOWISE VISIBILE A STONEHENGE photo by dan kitwood/getty images
Don Gaetano Burini, nato a Paladina il 16-10-1936, dopo aver frequentato il Seminario ed essersi licenziato in Teologia, venne ordinato sacerdote il 16-6-1962. Curato di Peia (1962-65) e di Urgnano (65-66), nonostante gli oratori dei due paesi fossero inadeguati ai bisogni, si impegnò nel moltiplicare e rinnovare le iniziative a favore della gioventù. Ricordando i suoi anni in Oratorio don Burini dirà: “Mi entusiasmavano le omelie dialogate – aveva detto ricordando il periodo in cui è stato curato a Urgano – che tenevo durante la messa domenicale dei ragazzi. Due o più ragazzi e un giovane venivano sul presbiterio e comunicavano ad alta voce i sentimenti che le letture bibliche suscitavano in loro”. Fu nominato poi parroco di Valleve (1966-79), economo spirituale di Foppolo (1970-72), parroco di Fontana in città (1979-92) e della parrocchia di Ramera in comune di Ponteranica (1992-96). Nel 1996 fa ritorno in città come collaboratore pastorale di S. Alessandro in Colonna per la chiesa della Madonna del Giglio a Porta S. Giacomo, un piccolo gioiello che egli provvide a far restaurare. Fu anche cappellano estivo del santuario della Cornabusa a Cepino Imagna (1996-2008) e insegnò a lungo religione nelle scuole superiori. Da qualche anno era ospite presso la Piccinelli R.S.A. di Scanzorosciate dove la morte lo ha raggiunto il 17 marzo 2020.