nell’immagine una fotografia di Paolo Baraldi
Preghiera del giorno (Preghiera)
O Signore, aiutaci a non disprezzare mai nessun uomo, a vedere in tutti il bene e non il male e i valori assoluti di cui ciascuno è portatore perché è una persona. Se tu ci presterai i tuoi occhi, avremo la misura esatta di quello che vale ogni persona: i tuoi occhi vedono in ogni nostro fratello uno per cui Dio ci ha donato la vita. Amen
GIACOMO ALBERIONE
nacque nel 1884 in provincia di Cuneo, da povera e laboriosa famiglia contadina. Nel 1900 entrò in Seminario ad Alba. Nella notte che segnava il passaggio al nuovo secolo, mentre pregava gli venne dall’Ostia, l’invito di Gesù: “Venite ad me omnes…” (Mt 11, 28) che lo incitò a fare qualcosa per gli uomini e le donne del suo secolo. Nel 1914 iniziò la “Pia Società S. Paolo”, il 1° dei 10 rami della Famiglia Paolina. La morte lo colse a Roma nel 1971.
Ascoltiamo la Parola di Dio del giorno
“In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «State bene attenti che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso improvviso; come un laccio esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. Vegliate e pregate in ogni momento, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che deve accadere, e di comparire davanti al Figlio dell’uomo». (Lc 21,34-36)
La Riflessione del giorno
«Sì, vengo presto! Amen. Vieni, Signore Gesù» (Ap 22,20). L’annuncio e la supplica per affrettare il ritorno del Risorto formano il nucleo essenziale dell’Avvento. Ogni anno, celebrandolo constatiamo che il Regno di Dio avanza nella storia: storia del mondo, storia della salvezza. I segnali che vengono dal mondo potrebbero scoraggiare: che cosa è la celebrazione liturgica – proposta debole e fragile, affidata alla buona volontà degli uomini – in confronto a conflitti, tensioni e guerre che serpeggiano e sembrano al punto di esplodere? In realtà non si tratta di un tempo debole: è un tempo forte di preparazione e di avvio, che invita a iniziare un percorso verso il compimento di quella era nuova cominciata col Natale del Signore. Se noi andiamo verso il Signore, in realtà è il suo venire che ci smuove dall’immobilismo e rimette in moto energie sopite, ci libera da stanchezze e pigrizie. Come ricorda Papa Francesco: “Cristo ha unificato tutto in Sé: cielo e terra, Dio e uomo, tempo ed eternità, carne e spirito, persona e società. Il segno distintivo di questa unità e riconciliazione di tutto in Sé è la pace. Cristo «è la nostra pace» (Ef 2,14).
Intenzione del giorno
Preghiamo per tutti coloro che si dedicano con amore e dedizione alla cura di malati e infermi
Don’t Forget. Oggi Inizia il Tempo di Avvento
Se già nel IV sec. il tempo pasquale e quaresimale avevano già assunto una configurazione vicina a quella attuale, il tempo di Avvento invece ha un’origine più tardiva tra il IV e il VI secolo. La prima celebrazione del Natale a Roma è del 336 ed è verso la fine del IV secolo che si riscontra in Gallia e in Spagna un periodo di preparazione alla festa del Natale. Non stupisce il fatto che l’Avvento nasca con una configurazione simile alla quaresima: infatti la celebrazione del Natale fin dalle origini venne concepita come la celebrazione della risurrezione di Cristo nel giorno in cui si fa memoria della sua nascita. In seguito verranno dedicate 6 settimane di preparazione alle celebrazioni natalizie. In questo periodo, come in quaresima, alcuni giorni vengono caratterizzati dal digiuno. Tale arco di tempo fu chiamato “quaresima di S. Martino”, poiché il digiuno iniziava l’11 novembre. Di ciò è testimone S. Gregorio di Tours, intorno al VI secolo.