Riflessione del giorno

Sabato 28 dicembre 2024

By Patronato S. Vincenzo

December 27, 2024

 

Ottava di Natale

 

Avvenne il 28 dicembre…

1065 – Viene consacrata l’abbazia di Westminster.

1895 – Parigi 1.a proiezione cinematografica pubblica dei fratelli Lumière: è la nascita del cinema.

1908 – Un terremoto e il successivo maremoto radono al suolo le città di Reggio Calabria e di Messina, con più di 100.000 morti. Fu uno dei sismi più devastanti della storia.

1943 – I fratelli Cervi vengono fucilati presso il poligono di tiro di Reggio Emilia.53

1964 – Giuseppe Saragat eletto quinto presidente della Repubblica Italiana con 646 voti su 963

 

Aforisma dal Profeta Geremia

“Un grido è stato udito in Rama, un pianto e un lamento grande: Rachele piange i suoi figli e non vuole essere consolata, perché non sono più.”

 

Preghiera

O Dio, che oggi nei santi Innocenti sei stato glorificato non a parole ma con il martirio, concedi anche a noi di esprimere nella vita la fede che professiamo con le labbra. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per i secoli dei secoli. Amen

 

Santo del giorno

 

Parola di Dio del giorno Matteo 2,13-18

I Magi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Alzati, prendi con te il bambino e sua madre, fuggi in Egitto e resta là finché non ti avvertirò: Erode infatti vuole cercare il bambino per ucciderlo».

Egli si alzò, nella notte, prese il bambino e sua madre e si rifugiò in Egitto, dove rimase fino alla morte di Erode, perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Dall’Egitto ho chiamato mio figlio».

Quando Erode si accorse che i Magi si erano presi gioco di lui, si infuriò e mandò a uccidere tutti i bambini che stavano a Betlemme e in tutto il suo territorio e che avevano da due anni in giù, secondo il tempo che aveva appreso con esattezza dai Magi. 

Allora si compì ciò che era stato detto per mezzo del profeta Geremia: «Un grido è stato udito in Rama, un pianto e un lamento grande: Rachele piange i suoi figli e non vuole essere consolata, perché non sono più».

 

Riflessione S. Quodvultdeus, vescovo di Cartagine, V sec.

«Che cosa temi, o Erode, ora che hai sentito che è nato il Re? Cristo non è venuto per detronizzarti, ma per vincere il demonio. Tu questo non lo comprendi, perciò ti turbi e infierisci; anzi, per togliere di mezzo quel solo che cerchi, diventi crudele facendo morire tanti bambini.

Le madri che piangono non ti fanno tornare sui tuoi passi, non ti commuove il lamento dei padri per l’uccisione dei loro figli, non ti arresta il gemito straziante dei bambini. La paura che ti serra il cuore ti spinge a uccidere i bambini e, mentre cerchi di uccidere la Vita stessa, pensi di poter vivere a lungo, se riuscirai a condurre a termine ciò che brami.

Ma egli, fonte della grazia, piccolo e grande nello stesso tempo, pur giacendo nel presepio, fa tremare il tuo trono; si serve di te che non conosci i suoi disegni e libera le anime dalla schiavitù del demonio. Ha accolto i figli dei nemici e li ha fatti suoi figli adottivi».

 

Intenzione di preghiera per la settimana

Preghiamo perché l’esperienza di Giovanni, il discepolo prediletto di Gesù, ci aiuti a unire nella nostra vita la preghiera e l’azione, l’impegno e la contemplazione.

 

Don’t Forget! Don Martino Campagnoni

È morto dopo una breve malattia il nostro don Martino Campagnoni, decano di tutti i preti non solo viventi, ma anche di quelli che sono morti in quasi un secolo di storia del Patronato S. V. Il Signore l’ha chiamato a sé la notte di Natale e pensiamo che anche questo sia un segno non casuale per un uomo che ha fatto della fedeltà a Dio, a don Bepo e al Patronato e persino al territorio e alla gente di Clusone che l’ha accolto e gli ha voluto bene.