Riflessione del giorno

Sabato 29 novembre 2025

By Patronato S. Vincenzo

November 28, 2025

 

34. a settimana tempo ordinario

 

Avvenne il 29 novembre…

1223 – Papa Onorio III approva la Regola definitiva di S. Francesco d’Assisi poi detta “bollata”.

1781 – La nave negriera Zong getta in mare il “carico” (142 africani) per ottenere un risarcimento dall’assicurazione (Massacro della Zong).

1944 – Effettuata la prima operazione chirurgica su una persona per correggere la tetralogia di Fallot.

1945 – Istituita la Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia.

1947 – L’assemblea generale dell’ONU vota per la partizione della Palestina fra arabi ed ebrei.

1975 – Bill Gates, in una lettera a P. Allen, usa per la 1.a volta il termine “Micro-soft” (da micro computer e software).

 

Aforisma di Madre Teresa di Calcutta

“Non accontentiamoci di dare solo del denaro. Il denaro non è sufficiente. Vorrei che ci fossero più persone dispose ad offrire le loro mani per servire ed i loro cuori per amare.”

 

Santo del giorno

 

Preghiera Colletta

Dio onnipotente ed eterno, che hai voluto ricapitolare tutte le cose in Cristo tuo Figlio, Re dell’universo, fa’ che ogni creatura, libera dalla schiavitù del peccato, ti serva e ti lodi senza fine. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen

 

Parola di dio Luca 21,34-36

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all’improvviso; come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere e di comparire davanti al Figlio dell’uomo».

 

Riflessione del giorno

Mio Signore! In cielo brillano le stelle, gli occhi degli innamorati si chiudono. Ogni donna innamorata è sola col suo amato. E io sono sola qui con te! Nella città di Bassora nel sud dell’Iraq, sul delta del Tigri e dell’Eufrate, nel 713-14, era nata Rabi’a, musulmana venduta poi come schiava. Riscattata, visse in verginità nel deserto, divenendo un segno di luce a cui molti si rivolgevano chiedendo consigli, preghiere, conforto. I suoi “detti” furono raccolti dai discepoli dopo la morte avvenuta a Bassora nell’801.

In una notte simile a quelle gelide e ventose del nostro inverno, quando le stelle scintillano in cielo, questa donna si rivolgeva a Dio col linguaggio degli innamorati, tipico di ogni autentica esperienza mistica. È una preghiera pura, in cui — per usare una frase di S. Agostino — si chiede a Dio solo Dio (Nolite quaerere a Deo nisi Deum). È un invito anche per i cristiani a riscoprire la contemplazione, il silenzio, l’invocazione di lode, come Rabi’a che continuava a confessare in quell’oscurità notturna trapuntata di stelle: «O Amato del mio cuore, non ho che te! O mia speranza, mio riposo, mia gioia, il mio cuore non vuole amare altri che te!».

È, questa, una via per conoscere un islam più genuino e spirituale rispetto a certe sue manifestazioni esasperate e ai nostri giudizi sommari. Un giorno a Rabi’a si presentò un uomo che le chiese: «Se mi pento, Dio perdonerà il mio delitto?». «No, rispose la donna, se Dio ti perdonerà, tu ti pentirai». È il primato della grazia divina. E concludeva: «Quando nel giorno della risurrezione saremo chiamati, la prima a guidare la fila delle creature sarà Maria, la madre di Gesù!».

 

Intenzione di preghiera

Preghiamo perché riconosciamo che quanto c’è di buono e giusto nel mondo è segno della presenza e dell’azione salvifica di Dio nella nostra storia.

 

Don’t Forget! Divina Commedia INFERNO 7° CANTO 1A PARTE

 

2) LA PALUDE DELLO STIGE: attraversato il 4° cerchio, i due poeti arrivano alla palude dello Stige, dove vengono puniti i peccatori più violenti. Gli iracondi: sono immersi nel fango, dove si percuotono e si mordono a vicenda con rabbia. Gli accidiosi: sotto la superficie della palude, sospirano e gorgogliano parole di pentimento, oppressi dalla tristezza interiore e dalla malinconia, che li ha portati a un atteggiamento di indolenza in vita. 

3) LA TEORIA DELLA FORTUNA:

 La fortuna come guida: Virgilio spiega a Dante che la fortuna è una intelligenza angelica che gestisce i beni terreni e ne governa il passaggio da una persona all’altra, senza che l’uomo possa opporsi. I beni terreni effimeri: la fortuna è descritta come effimera, e l’oro del mondo non basterebbe a placare queste anime.