Riflessione del giorno

sabato 3 settembre ’16

By Patronato S. Vincenzo

September 02, 2016

 

 

 

In iziamo la Giornata Pregando

Signore, nel silenzio di questo giorno nascente io vengo a domandarti la pace, la saggezza, la forza. Voglio guardare oggi il mondo con occhi pieni di amore, essere paziente, comprensivo, mite, giudizioso. Vedere al di là delle apparenze tuoi figli come li vedi tu stesso e così vedere in ciascuno solo ciò che è bene. Chiudi le mie orecchie ad ogni calunnia, custodisci la mia lingua da qualsiasi malevolenza. Fa’ che soltanto pensieri benedicenti abitino nel mio spirito. Che io sia benevolo e lieto così che tutti quelli che mi accostano percepiscano la tua presenza. Rivestimi della tua bellezza, Signore, e fa’ che nel corso di questo giorno io ti riveli agli altri. Amen.

 

San Gregorio Magno Papa e dottore della Chiesa (Papa dal 590 al 604)

Nacque verso il 540 da famiglia senatoriale e alla morte del padre Gordiano, fu eletto, molto giovane, prefetto di Roma. Divenne poi monaco e abate. Eletto Papa, nonostante la malferma salute, esplicò una multiforme e intensa attività nel governo della Chiesa, nella carità, nell’azione missionaria. Autore e legislatore nel campo liturgico e del canto sacro, elaborò un Sacramentario che costituisce il nucleo del Messale Romano. Lasciò scritti di carattere pastorale, morale, omiletico e spirituale, che formarono intere generazioni cristiane specialmente nel Medio Evo. Morì nel 604

 

Ascoltiamo la Parola di Dio del giorno

“Un giorno di sabato, Gesù passava attraverso campi di grano e i suoi discepoli coglievano e mangiavano le spighe, sfregandole con le mani. Alcuni farisei dissero: «Perché fate ciò che non è permesso di sabato?». Gesù rispose: «Allora non avete mai letto ciò che fece Davide, quando ebbe fame lui e i suoi compagni? Come entrò nella casa di Dio, prese i pani dell’offerta, ne mangiò e ne diede ai suoi compagni, sebbene non fosse lecito mangiarli se non ai soli sacerdoti?».  E diceva loro: «Il Figlio dell’uomo è signore del sabato». (Lc 6,1-5)

 

Riflessione Per Il Giorno (Piero Gheddo)

Nel 1991 ero in Mozambico disastrato dalla guerra civile: sparatorie, posti di blocco, attentati, villaggi bruciati, profughi in fuga. Ma ho potuto visitare 4 diocesi: Maputo (Missionari della Consolata), Beira (Padri Bianchi), Quelimane (Dehoniani), Nampula (Comboniani) e parecchie missioni dell’interno. A Beira, seconda città del Mozambico, il padre Bianco francese di cui ero ospite mi dice che i suoi cristiani sono gente semplice, ma hanno una fede molto viva: mi fa incontrare Antonio uno dei suoi catechisti, padre di famiglia con 5 figli che fa il pescatore in una cooperativa, sua moglie è l’infermiera del quartiere, anche lei credente. Due giovani pieni di vita e di fede. Antonio mi dice: «Siamo in guerra da anni e una delle piaghe della nostra città sono i bambini abbandonati, i “meninos da rua”: non hanno più né casa, né genitori. Vivono alla giornata, mangiano e dormono dove possono». Gli chiedo quanti sono: «A Beira parecchie migliaia, su un milione circa di abitanti. Ma la nostra gente è buona, le famiglie sono accoglienti: hanno poco, ma lo distribuiscono volentieri. I “meninos da rua” prima o poi riescono a trovare una famiglia che li accoglie. Io ho già 5 figli, ma io e mia moglie, ne abbiamo presi altri 5. Come si fa a lasciare un bambino per strada?» .

 

Intenzione del giorno

Preghiamo per tutti i bambini vittime dell’odio, della violenza e delle guerre.

 

…Don’t forget