Iniziamo la Giornata Pregando (Preghiera di Mons. Riboldi)
Gesù, se trovi chiusa la porta del mio cuore, abbattila ed entra, ma non andar via! Se le note del mio canto dimenticano il tuo nome, ti prego, aspetta, Gesù, ma non andar via! E quando il tuo richiamo non rompe il mio torpore, folgorami con il tuo dolore, Gesù, ma non andar via! E infine, quando faccio sedere altri sul tuo trono che è il mio cuore, o Re della mia vita, ti prego ancora una volta, Gesù, attendi, scuotimi, ma non andare via
Pietro Crisologo
Nel 433 venne consacrato vescovo di Ravenna, dal Papa Sisto III. Il soprannome di Pietro è «Crisologo», che significa «parola d’oro». La sua identità di uomo e di vescovo emerge dai documenti che possediamo, circa 180 sermoni. E’ lì che troviamo veramente lui, con una cultura apprezzabile in quei tempi e tra quelle vicende, e soprattutto col suo calore umano e con lo schietto vigore della sua fede.
Ascoltiamo la parola di Dio Matteo 14,1-12
In quel tempo il tetrarca Erode ebbe notizia della fama di Gesù. Egli disse ai suoi cortigiani: «Costui è Giovanni il Battista risuscitato dai morti; per ciò la potenza dei miracoli opera in lui». Erode aveva arrestato Giovanni e lo aveva fatto incatenare e gettare in prigione per causa di Erodiade, moglie di Filippo suo fratello. Giovanni infatti gli diceva: «Non ti è lecito tenerla!». Benché Erode volesse farlo morire, temeva il popolo perché lo considerava un profeta. Venuto il compleanno di Erode, la figlia di Erodìade danzò in pubblico e piacque tanto a Erode che egli le promise con giuramento di darle tutto quello che avesse domandato. Ed essa, istigata dalla madre, disse: «Dammi qui, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista». Il re ne fu contristato, ma a causa del giuramento e dei commensali ordinò che le fosse data e mandò a decapitare Giovanni nel carcere. La sua testa venne portata su un vassoio e fu data alla fanciulla, ed ella la portò a sua madre. I suoi discepoli andarono a prendere il cadavere, lo seppellirono e andarono a informarne Gesù.
La riflessione del giorno (Michel Quoist)
Il tempo è uno splendido regalo che Dio ci fa. Egli ne domanderà il conto esatto. Ma non temere, Dio non è un cattivo padrone. Non ci dà nessun lavoro senza offrirci i mezzi per compierlo. Si ha sempre il tempo di fare ciò che Dio ci dà da fare. Quando ti manca il tempo per eseguire tutto, fermati qualche istante e prega. Poi stabilisci l’impiego della tua giornata sotto lo sguardo di Dio. Tralascia ciò che lealmente sai di non poter portare a termine, anche se gli uomini vi insistono e non comprendono, perché Dio non te lo dà da fare. Tu non hai, quindi, mai troppo lavoro da compiere. Quando hai scoperto ciò che Dio desidera vederti fare, allora lascia tutto e dedicati interamente a questo compito, Dio ti aspetta là, in quel momento, in quel posto e in nessun altro luogo.
Intenzione del giorno
Preghiamo per i nostri amici e per tutti quelli che ci hanno fatto e fanno del bene