1 Settimana di Avvento
Aforisma del giorno di Blaise Pascal
“Quel che può la virtù di un uomo non si deve misurare dai suoi sforzi ma dal suo comportamento ordinario”
Preghiera del giorno di Avvento
Gesù, Agnello di Dio, tu vai verso Giovanni, ed è come se venissi incontro a ciascuno di noi. Sei sempre Tu che prendi l’iniziativa, che vuoi incontrarci, mentre noi fatichiamo a riconoscerti. Donaci, come hai fatto con Giovanni, lo Spirito per accoglierti, per comprendere che sei Tu il Signore della nostra vita e per renderti testimonianza. Amen.
Santo del giorno
Parola di Dio del giorno Matteo 9,35-10,1.6-8
Gesù percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni malattia e ogni infermità. ù
Vedendo le folle, ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore. Allora disse ai suoi discepoli: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe!».
Chiamati a sé i suoi dodici discepoli, diede loro potere sugli spiriti impuri per scacciarli e guarire ogni malattia e ogni infermità. E li inviò ordinando loro: «Rivolgetevi alle pecore perdute della casa d’Israele. Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino.
Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demoni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date».
Riflessione del giorno (Nuove lettere di Berlicche)
“Nei film di kung-fu degli anni ’70 del secolo scorso c’era un proverbio spesso citato: “Quando il discepolo è pronto il Maestro appare”. La interpretazione è semplice: il maestro appare quando il discepolo è disposto a riconoscerlo. Un Maestro che magari era lì per tutto il tempo, ma che l’allievo era incapace di ri-conoscere, conoscere di nuovo oltre l’apparenza.
Per imparare occorre avere una certa disposizione d’animo: accettare che qualcun altro ne sappia più di te. In altre parole, deporre arroganza e orgoglio e tenere gli occhi aperti sulla realtà. In mancanza di ciò nessun maestro sarà mai in grado di farci progredire.
Diceva Don Giussani: “Il progetto della tua maturità non può venire da te…L’importante nella vita è riconoscere il maestro! Perché non lo si sceglie il maestro: lo si riconosce!”. E S. Paolo, nella lettera a Timoteo (2, 3-4): “Verrà giorno, infatti, in cui non si sopporterà più la sana dottrina, ma, per il prurito di udire qualcosa, gli uomini si circonderanno di maestri secondo le proprie voglie, rifiutando di dare ascolto alla verità per volgersi alle favole.”
Il vero maestro lo si trova quando si rinuncia a quelli falsi, che ti coccolano insegnandoti quello che vuoi sentire. Ai tempi di S. Paolo come adesso.
Intenzione di preghiera per il giorno
Preghiamo per i battezzati delle nostre parrocchie, soprattutto per chi rimane fedele nonostante tutto.
Don’t forget!
Una famiglia sfollata prepara il tè in una strada di Herat in Afghanistan AP PHOTO / PETROS GIANNAKOURIS