Riflessione del giorno

Sabato 4 ottobre 2025

By Patronato S. Vincenzo

October 04, 2025

 

26. a settimana tempo ordinario

 

Avvenne il 3 ottobre

1582 – Papa Gregorio XIII introduce il calendario gregoriano; in Italia, Polonia, Portogallo e Spagna, il 4-10-1582 è seguito direttamente dal 15-10, saltando 10 giorni.

1824 – Il Messico diventa repubblica indipendente

1830 – Creazione dello Stato del Belgio, dopo la separazione dai Paesi Bassi

1957 – L’Urss lancia lo Sputnik 1, il primo satellite artificiale a orbitare attorno alla Terra

1964 – Il presidente del Consiglio Aldo Moro inaugura l’Autostrada del Sole

1965 – Papa Paolo VI è il primo papa a visitare ufficialmente gli Stati Uniti d’America

 

Aforisma di S. Francesco d’Assisi

“I combattimenti difficili vengono riservati solo a chi ha un coraggio esemplare.”

 

Preghiera Colletta

O Padre, che hai concesso a san Francesco d’Assisi di essere immagine viva di Cristo povero e umile, fa’ che, camminando sulle sue orme, possiamo seguire il tuo Figlio e unirci a te in carità e letizia. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

 

Parola di dio del giorno Matteo 11,25-30

In quel tempo Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo. Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».».

 

Riflessione Lamentazioni su Gaza di Giovanni Amico www. gli scritti (5.a parte)

Il libro biblico delle Lamentazioni ci aiuta a capire anche quello che sta succedendo a Gaza. Quel libro ricorda ciò che era accaduto – la distruzione di Gerusalemme -, ma ricorda al contempo tutto il peccato da cui quell’evento è stato causato. Quei lamenti esprimono tutto l’affetto per i colpiti e per la desolazione presente, ma, al contempo, non semplificano troppo facilmente quella situazione, quasi ci fosse un solo colpevole e sia sufficiente condannarlo per venirne fuori, bensì l’autore del libro ha piena coscienza che gli eventi hanno delle radici in un passato molto lungo alle spalle. Consapevoli che la storia son si fa né con i “se”, né con i “ma”, questo esercizio serve solo a far capire quanto sia complessa una situazione che oggi in troppo tendono a semplificare con il risultato di rendere ancor più difficile la soluzione del problema. Chissà che queste “lamentazioni” ci aiutino a riflettere un po’ (le prime 16 “lamentazioni” le abbiamo pubblicate nei giorni scorsi).

Intenzione di preghiera

Perché la complessità della storia passata e della realtà presente non scoraggino i popoli e gli uomini di buona volontà a mettere in atto tutti gli sforzi possibili per far cessare due guerre orribili e crudeli.

 

Don’t Forget! S. FRANCESCO D’ASSISI – Patrono d’Italia

 

Francesco nacque ad Assisi nel 1182, nel pieno del fermento dell’età comunale. Figlio di un mercante, da giovane aspirava a entrare nella cerchia della piccola nobiltà cittadina. Per questo ricercò la gloria tramite le imprese militari, finché comprese di dover servire solo il Signore. Si diede quindi a una vita di penitenza e solitudine in totale povertà, dopo aver abbandonato la famiglia e i beni terreni. Nel 1209, in seguito a un’ulteriore ispirazione, iniziò a predicare il Vangelo nelle città, mentre si univano a lui i primi discepoli. Con loro si recò a Roma per avere dal papa Innocenzo III l’approvazione della sua scelta di vita. Dal 1210 al 1224 peregrinò per le strade e le piazze d’Italia: dovunque accorrevano a lui folle numerose e schiere di discepoli che egli chiamava “frati”, cioè “fratelli”. Accolse la giovane Chiara che diede inizio al Secondo Ordine francescano, e fondò un Terzo Ordine per quanti desideravano vivere da penitenti, con regole adatte per i laici. Morì la sera del 3-4-1226 presso la chiesa di S. Maria degli Angeli ad Assisi. È stato canonizzato da papa Gregorio IX nel 1228. Papa Pio XII ha proclamato lui e S. Caterina da Siena Patroni Primari d’Italia il 18-6-1939. I resti mortali di colui che è diventato noto come il “Poverello d’Assisi” sono venerati nella Basilica a lui dedicata ad Assisi, precisamente nella cripta della chiesa inferiore.

Con l’ok definitivo della commissione Affari costituzionali del Senato, il 4 ottobre, giorno in cui si commemora S. Francesco D’Assisi, è festa nazionale per legge a partire dal 2026.