Riflessione del giorno

sabato 5 gennaio ’19

By Patronato S. Vincenzo

January 04, 2019

 

 

nell’immagine un dipinto di Luca Giordano

 

Proverbio del Giorno Proverbio arabo

La pioggia è sempre la stessa, eppure fa nascere spine nel pantano e fiori in un giardino.

 Iniziamo la Giornata Pregando 

Signore Gesù, tu che ami i miti e gli umili, bandisci dai nostri cuori ogni orgoglio e ogni ambizione umana: purificali dal tarlo crudele della gelosia e concedici la grazia di scegliere il posto più umile, secondo l’esempio del tuo profeta più grande, che non si riteneva degno nemmeno di abbassarsi, come un servo, a scioglierti il legaccio del sandalo.

 

AMELIA

Di lei abbiamo solo il nome, riportato nel lungo elenco dei martiri per la fede, morti a Gerona in Spagna, ma inquadrati nella grande carneficina che infuriò nell’impero romano, durante la persecuzione di Diocleziano. Oggi si ricordano anche S. Edoardo II confessore, re d’Inghilterra del sec. XI e S. Carlo di S. Andrea Houben Passionista (sec. XIX)

 

La Parola di Dio del giorno (Gv 1,43-51)

Il giorno dopo Gesù aveva stabilito di partire per la Galilea; incontrò Filippo e gli disse: «Seguimi».  Filippo era di Betsàida, città di Andrea e Pietro. Filippo incontrò Natanaèle e gli disse: «Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè nella Legge e i Profeti, Gesù, figlio di Giuseppe di Nazaret». Natanaèle esclamò: «Da Nazareth può mai venire qualcosa di buono?». Filippo gli rispose: «Vieni e vedi». Gesù intanto, visto Natanaèle che gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità». Natanaèle gli domandò: «Come mi conosci?». Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto il fico».  Replicò Natanaèle: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele!». Rispose Gesù: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto il fico, credi? Vedrai cose maggiori di queste!».  Poi gli disse: «In verità, in verità vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sul Figlio dell’uomo».

 

Riflessione Per Il Giorno (Mons. Ravasi Mattutino)

Dio non sta mai alle spalle. Non appartiene al passato, custodito nei ricordi. È un Dio vivo, più vivo di noi: sta al presente e ci chiama dal futuro. Mi affido alle parole di don Germano Pattaro, veneziano, teologo e animatore del dialogo ecumenico. Lo faccio «con timore e tremore» perché don Germano ci ricorda una verità cristiana importante e valida per tutti. Il mondo greco classico aveva il suo emblema in Ulisse il cui programma di vita era nel ritorno al passato, nel nóstos, il viaggio della nostalgia nell’orizzonte che ci sta alle spalle. Il simbolo del mondo biblico è, invece, Abramo che «parte senza sapere dove sarebbe andato» (Ebrei 13, 8), è il Messia che si attende oltre il presente aspro e amaro, è nell’invocazione finale dell’Apocalisse: «Vieni, Signore Gesù!». Coi piedi ben piantati nel presente, noi stiamo col capo eretto a spiare il futuro di Dio, procediamo con le vesti cinte e la lampada accesa. È un po’ questo a cui siamo chiamati ancora una volta, nonostante il desiderio di ritornare indietro; a questo siamo con forza invitati: a rimanere sempre con un Dio vivo che sta nel presente ma ci chiama e ci conduce nel futuro.

 

Intenzione del giorno

Preghiamo per il dialogo interreligioso e per l’impegno comune e condiviso per la pace.

 

La foto della settimana

SAN PAOLO, BRASILE

Migliaia di palloncini liberati in aria per l’inizio dei festeggiamenti in vista dell’anno nuovo.