Proverbio del giorno
Sulla porta del successo troverai due scritte: entrata e uscita. – Proverbio Yiddish
Iniziamo la Giornata Pregando (preghiera di S. Faustina)
O Gesù, disteso sulla croce, ti supplico, concedimi la grazia di adempiere fedelmente la volontà del Padre tuo, sempre, ovunque e in tutto. E quando mi sembrerà pesante e difficile da compiere, scenda su di me dalle tue piaghe la forza e il vigore necessario e le mie labbra ripetano: Signore, sia fatta la tua volontà.
FAUSTINA KOWALSKA
Nata nel 1905 è terza di 10 figli di poveri contadini polacchi. Pensa di farsi suora fin da piccola, ma realizza il progetto nel 1925: a Varsavia entra nella comunità della Vergine della Misericordia, prendendo i nomi di Maria Faustina. Fa la cuoca, la giardiniera, la portinaia, ma è destinataria di visioni e rivelazioni e scrive che alla perfezione si arriva con l’unione dell’anima a Dio, non per mezzo di “grazie, ed estasi” permesse per richiamare l’attenzione sulla misericordia divina e stimolare la fiducia nel Signore e la volontà di farsi misericordiosi. Muore a 33 anni in Cracovia.
La Parola di Dio del giorno (Luca 10,17-24)
I settantadue (discepoli) tornarono pieni di gioia dicendo: «Signore, anche i demoni si sottomettono a noi nel tuo nome». Egli disse: «Io vedevo satana cadere dal cielo come la folgore. Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti, scorpioni e ogni potenza del nemico; nulla vi potrà danneggiare. Non rallegratevi però perché i demoni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto che i vostri nomi sono scritti nei cieli». In quello stesso istante Gesù esultò nello Spirito Santo e disse: «Io ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, che hai nascosto queste cose ai dotti e ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, Padre, perché così a te è piaciuto. Ogni cosa mi è stata affidata dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare». E volgendosi ai discepoli, in disparte, disse: «Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete. Vi dico che molti profeti e re han desiderato vedere ciò che voi vedete, ma non lo videro, e udire ciò che voi udite, ma non l’udirono».
Riflessione per il giorno (Fabio Tevisan)
Lo scrittore inglese G. K. Chesterton detestava Peter Pan: “Sono convinto che Peter Pan si sbaglia: l’errore è la nozione secondo cui non c’è vantaggio nel piantare radici”. Del protagonista del romanzo di James Matthew Barrie (1860-1937) egli critica lo svolazzare, il rifiutarsi di diventare adulto, di prendersi le dovute responsabilità. Chesterton non sopporta il rifiuto di Peter Pan a riconoscere l’autorità dei genitori, le ragioni e le tradizioni dei padri: “Avrebbe dovuto accettare di fare quello che gli veniva detto. Non c’è altro argomento a sostegno dell’autorità. Nel rapportarci con l’infanzia, abbiamo il diritto come genitori di esercitarla col comando, perché uccideremmo l’infanzia scegliendo la strada della persuasione”. L’autorità amabile dei genitori infatti aiuta a far crescere i figli, cosa che Peter Pan rifiuta. “C’è un vantaggio nell’avere radici, e questo vantaggio si chiama frutto”. Avere i piedi poggiati a terra, riconoscere la caduta e l’ostinazione del peccato, stare nella propria casa, obbedire ai familiari: tutti questi, oltre a molti altri, sono i frutti concreti e cristiani dell’avere radici. Nella realtà virtuale che le nuove generazioni stanno vivendo c’è il pericolo di svolazzare nell’etere (in internet o nei social network) senza rendersi conto di non aver ancora navigato nella propria casa: “Una semplice casa di proprietà può risultare tanto romantica quanto una casa in cima a un albero. E se ciò accade è perché quell’uomo avrà esplorato la sua casa, cosa che Peter Pan e i bimbi insoddisfatti come lui non fanno”. Non accettando di crescere, rifiutando l’autorità, Peter Pan non ha potuto davvero vivere se non nel sogno mortifero di una realtà condannata.
Intenzione del giorno
Per coloro che si dedicano con tutte le forze al recupero dell’infanzia sfruttata
La Foto della Settimana
MERCOLEDÌ 2 OTTOBRE 2019: CITTÀ DEL VATICANO
Papa Francesco prega con alcuni giovani preti alla fine dell’udienza generale in piazza S. Pietro.
AP PHOTO / ALESSANDRA TARANTINO
nell’immagine un dipinto di Nikolay Bogdanov-Belsky