Sabato della settimana santa
Sabato Santo
Dal Preconio Pasquale
“Signore, questo cero sia trovato acceso dalla stella del mattino, questa stella che non conosce tramonto: Cristo, tuo Figlio, che risuscitato dai morti fa risplendere sugli uomini la sua luce serena e vive e regna nei secoli dei secoli. Amen”.
Preghiera del giorno
O Dio, che illumini questa santissima notte con la gloria della risurrezione del Signore, ravviva nella tua famiglia lo spirito di adozione, perché tutti i tuoi figli, rinnovati nel corpo e nell’anima, siano sempre fedeli al tuo servizio. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen
La Parola di Dio del giorno
Nella Veglia Pasquale letture
Dopo il sabato, all’alba del primo giorno della settimana, Maria di Magdala e l’altra Maria andarono a visitare la tomba. Ed ecco, vi fu un gran terremoto. Un angelo del Signore, infatti, sceso dal cielo, si avvicinò, rotolò la pietra e si pose a sedere su di essa. Il suo aspetto era come folgore e il suo vestito bianco come neve. Per lo spavento che ebbero di lui, le guardie furono scosse e rimasero come morte.
L’angelo disse alle donne: «Voi non abbiate paura! So che cercate Gesù, il crocifisso. Non è qui. È risorto, infatti, come aveva detto; venite, guardate il luogo dove era stato deposto. Presto, andate a dire ai suoi discepoli: “È risorto dai morti, ed ecco, vi precede in Galilea; là lo vedrete”. Ecco, io ve l’ho detto».
Abbandonato in fretta il sepolcro con timore e gioia grande, le donne corsero a dare l’annuncio ai suoi discepoli. Ed ecco, Gesù venne loro incontro e disse: «Salute a voi!». Ed esse si avvicinarono, gli abbracciarono i piedi e lo adorarono. Allora Gesù disse loro: «Non temete; andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea: là mi vedranno».
Riflessione di Enzo Bianchi sul sabato santo
“Il sabato santo è caratterizzato dal silenzio e dall’attesa, silenzio e attesa che ci stringono il cuore, ma nelle profondità del cuore stesso continuiamo però a credere che Gesù Cristo è sempre operante anche quando non vediamo nulla e constatiamo solo che “recessit Pastor noster” (=se n’è andato il nostro Pastore).
Proprio allora lui, il Signore dei vivi e dei morti, è sceso negli inferi, nelle profondità irredente dell’uomo, a portare quella salvezza che noi non possiamo darci. In quel sabato santo è sceso per incontrare tutti gli umani già morti, ma ancora oggi scende nelle nostre profondità non evangelizzate, abitate dalle nostre ombre e dalla morte, per operare ciò che noi non possiamo operare.
Sì, nella vita spirituale prima o poi si va a fondo, ma andando a fondo troviamo Gesù che ci ha preceduti e ci attende a braccia aperte. Allora la nostra attesa finisce, il nostro lamento si cambia in cantico nuovo, il nostro giacere su terre di morte in una danza di gioia: lui, Gesù risorto, asciugherà le lacrime dai nostri occhi e con la sua mano nella nostra ci condurrà al Padre nel Regno eterno.
E la tomba, che il terzo giorno risulta vuota, sarà eloquente: “Non è qui, è risorto da morte, come aveva detto!”. Così, dopo il sabato santo inizia quel giorno senza fine, senza tramonto: la Pasqua di Gesù e la nostra Pasqua, un’unica Pasqua!”.
Intenzione di preghiera
Preghiamo che la gioia pasquale abiti nei cuori, nelle case e nella vita dei battezzati nella certezza che nessuno potrà mai strapparci dalle mani di Gesù che ha vinto la morte.
Don’t Forget!
Veglia Pasquale: ore 20,30 in chiesa grande del P.S.V. di via Gavazzeni 3, celebrazione della Veglia Pasquale con i riti della Luce, della Parola, dell’Acqua e dell’Eucaristia.
Santo del giorno