Riflessione del giorno

sabato 8 settembre ’18

By Patronato S. Vincenzo

September 07, 2018

 

nell’immagine un dipinto di Grant Wood

 

 

Proverbio del giorno

Guarda sempre nella direzione del sole che sorge e non potrai mai vedere l’ombra dietro di te.

 

Iniziamo la giornata Pregando (Preghiera alla madonna)

Donaci, Signore, i tesori della tua misericordia e poiché la maternità della Vergine ha segnato l’inizio della nostra salvezza, la festa della sua Natività ci faccia crescere nell’unità e nella pace. Per il nostro Signore Gesù Cristo tuo Figlio che è Dio e vive e regna nei secoli dei secoli. Amen

 

Natività della Beata Vergine Maria

esattamente nove mesi dopo la festa dell’Immacolata Concezione di Maria (08-12) cade la festa della sua nascita, festa che ha origine in Oriente e fu importata in occidente sotto il pontificato di Papa Sergio I (687-701).     

 

Ascoltiamo la Parola di Dio

“Ecco come avvenne la nascita di Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, che era giusto e non voleva ripudiarla, decise di licenziarla in segreto. Mentre però stava pensando a queste cose, ecco che gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo. Essa partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati». Tutto questo avvenne perché si adempisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio che sarà chiamato Emmanuele, che significa Dio con noi.” (Matteo 1,1-16.18-23)

 

Riflessione Per Il Giorno (HANNAH ARENDT 1968)

«I profughi costretti a muoversi di Paese in Paese rappresentano l’avanguardia dei loro popoli…Il rispetto reciproco dei popoli europei è andato in frantumi quando e perché si permise che i membri più deboli fossero esclusi e perseguitati». Nel momento in cui scriveva questo, Arendt non poteva sapere quanto le sue osservazioni sarebbero state calzanti nel 2018. Ancora: «La disgrazia delle persone senza status giuridico non consiste nell’essere privati di vita, libertà, perseguimento della felicità, eguaglianza di fronte alla legge e libertà di opinione, ma nel non appartenere più ad alcuna comunità». La perdita della comunità comporta l’espulsione dall’umanità stessa. Il più fondamentale diritto è infatti il “diritto di aver diritti”: «La libertà di opinione è una farsa a meno che l’informazione fattuale non venga garantita e i fatti stessi siano sottratti alla disputa». Purtroppo una delle tecniche più fortunate per sfumare la differenza tra verità e falsità è spacciare la verità come una semplice opinione: ed è quello che avviene più o meno quotidianamente. Oggi i leader politici seguono con successo una prassi eclatante dei regimi totalitari di un tempo, creare cioè un mondo fittizio di realtà alternative. La Arendt individua un rischio ancora peggiore: «Il risultato di una coerente e totale sostituzione di menzogne alla verità, non è che ora le menzogne saranno accettate come verità e che la verità sarà denigrata come menzogna, ma che il senso grazie al quale ci orientiamo nel mondo (e la categoria di verità versus falsità è tra i mezzi mentali che servono a tal fine) viene distrutto».

 

Intenzione del giorno

Preghiamo per le conferenze S. Vincenzo e ringraziamo il Signore per il bene che fanno per gli ultimi