In questi giorni in cui si fa un gran parlare della insensata guerra in atto, la parola più ripetuta, il dono più invocato, la realtà più sognata da tutti è “la pace”.
Naturalmente sull’argomento ognuno vuol dire la sua, ma spesso le opinioni si contraddicono a tal punto che per difendere la propria idea di pace si rischia di venire alle mani.
All’ennesima discussione, uno che se n’era stato zitto fino a quel momento, offre la sua disincantata visione del tema: “Per far vivere in pace le persone purtroppo ci sono solo due modi davvero efficaci: i soldi o la forza.
Se non sei forte, anzi prepotente da far paura, non riesci a importi e a garantire la pace a te e agli altri, anche usando le armi, se è necessario. In questo caso occorrono i soldi e tanti!”.
Di fronte alla perplessità dei presenti, ha proseguito: “Sì perché la pace si può, anzi a volte si deve comprare: capita spesso nei tribunali e pure io ho risolto una annosa questione con i miei parenti pagando e da allora viviamo in pace”.
“Ma se non si è né forti, né ricchi che si fa?” obietta uno dei presenti. Siccome il nostro non sa cosa rispondere, un altro più saggio di lui prende la parola e conclude; “Beh, allora non hai scampo: sei obbligato a diventare onesto”.
– don Davide Rota –