Quello della tazzina di caffè al bar è per lui (come per molti) un piccolo piacere e una consuetudine irrinunciabile.
La barista serve il caffè e lui prende la bustina di zucchero e si accorge che è sigillata, ma vuota. Ne prende un’altra e un’altra ancora…tutte vuote.
La barista è troppo occupata per dargli retta, così mostra la bustina a un amico che, conoscendone la dabbenaggine, decide di prendersi gioco di lui: “ Le bustine vuote sono una questione di pari opportunità: sul banco infatti oltre a quello bianco c’è lo zucchero di canna, il dolcificante ecc. e per rispettare tutti i gusti hanno creato anche la bustina vuota per chi lo beve amaro” .
L’altro, convinto dalla spiegazione, non insiste. Giorni dopo nello stesso bar, offre il caffè e porge lo zucchero a un amico che cortesemente lo rifiuta: “ Mi piace amaro”. Al che lui fa notare alla barista: “ Mancano le bustine vuote”.
La donna risponde piccata e si accende una discussione che si spegne subito non appena lei capisce che il poveretto è stato vittima di uno scherzo.
Tutti l’hanno capito, meno lui, che si scusa: “Non volevo essere scortese, ma per me è importante il rispetto delle pari opportunità”.
– don Davide Rota