17. settimana tempo ordinario
Avvenne il 1° agosto…
30 a.C. – Con la conquista di Alessandria, l’Egitto diventa una provincia romana
527 – Giustiniano I diventa imperatore bizantino
1571 – Cade la fortezza veneziana di Famagosta a Cipro durante la guerra di Cipro
1619 – I primi schiavi neri arrivano a Jamestown (Virginia)
1834 – La schiavitù viene abolita nell’Impero britannico
1894 – Scoppia la prima guerra sino-giapponese, combattuta per il controllo della Corea
1917 – Papa Benedetto XV emana la Nota ai capi dei popoli belligeranti in cui definisce la guerra «inutile strage»
2021 – Alla XXXII Olimpiade di Tokyo, due atleti italiani vincono due medaglie d’oro in 16 minuti: prima il salto in alto con Gianmarco Tamberi e poi i 100 metri con Marcell Jacobs
Aforisma di S. Alfonso M. de Liguori
“Tutto il mondo non può accontentare il nostro cuore; solo Dio lo accontenta.”
Preghiera Colletta
O Dio, nostra forza e nostra speranza, senza di te nulla esiste di valido e di santo; effondi su di noi la tua misericordia perché, da te sorretti e guidati, usiamo saggiamente dei beni terreni nella continua ricerca dei beni eterni. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen
Santo del giorno
Nasce a Napoli il 27 -9-1696 da genitori appartenenti alla nobiltà cittadina. Studia filosofia e diritto. Dopo alcuni anni di avvocatura, decide di dedicarsi al Signore. Ordinato prete nel 1726, Alfonso Maria dedica il suo tempo e ministero agli abitanti dei quartieri più poveri della Napoli del ‘700.
Mentre si prepara per un futuro impegno missionario in Oriente, prosegue l’attività di predicatore e confessore e, due o tre volte all’anno, prende parte alle missioni nei paesi all’interno del regno. Nel maggio del 1730, in un momento di forzato riposo, incontra i pastori delle montagne di Amalfi e vedendo il loro abbandono umano e religioso, sente la necessità di rimediare ad una situazione che lo scandalizza come pastore e come uomo colto del secolo dei lumi.
Lascia Napoli e con alcuni compagni, fonda la Congregazione del SS. Salvatore. Nel 1760 viene nominato vescovo di S. Agata, e governa la diocesi con dedizione, fino alla morte, avvenuta il 1 agosto del 1787.
Parola di dio Matteo 13,54-58
In quel tempo Gesù, venuto nella sua patria, insegnava nella loro sinagoga e la gente rimaneva stupita e diceva: «Da dove gli vengono questa sapienza e i prodigi? Non è costui il figlio del falegname? E sua madre, non si chiama Maria? E i suoi fratelli, Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? E le sue sorelle, non stanno tutte da noi? Da dove gli vengono allora tutte queste cose?».
Ed era per loro motivo di scandalo. Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua». E lì, a causa della loro incredulità, non fece molti prodigi.
Riflessione dal blog di Costanza Miriano
In una intervista all’attuale primo nelle classifiche mondiali di golf, SCOTTIE SCHEFFLER, lo sportivo si chiede: “Perché voglio essere il numero uno al mondo? Me lo chiedo ogni giorno. Vinco un torneo, sono felice per due minuti e poi penso già al successivo. Io amo giocare a questo gioco per vivere… ma riempie i più profondi desideri del mio cuore? Assolutamente no”. Se lo dice una persona qualsiasi, ne prendiamo nota e passiamo oltre. Ma qui abbiamo qualcuno che realmente ha vinto il vincibile, e non gli è bastato.
Come disse JIM CARREY, “Penso che tutti dovrebbero diventare ricchi e famosi e fare tutto ciò che hanno sempre sognato così da vedere che quella non è la risposta”. Ma la risposta c’è, persi come siamo nel labirinto delle nostre vite e del tempo? JORGE LUIS BORGES ha scritto: “Credo che il labirinto sia un sia un simbolo di speranza.
Se l’universo è un labirinto, allora deve avere un centro, anche se quel centro fosse terribile, come un Minotauro. Però se l’universo non avesse un centro allora saremmo realmente perduti”. Per dirla con S. Agostino, “Quid animo satis?”, che cosa basta al cuore dell’uomo? “Tu ci hai fatti per Te, o Signore, e il nostro cuore è inquieto finché non riposa in Te”.
Intenzione di preghiera
Preghiamo perché accettiamo che la nostra forza non consiste nell’essere perfetti, nel sentirci immuni da colpa, ma nel mettere tutto della nostra vita, anche ciò che ci umilia e ci vergogna, nelle mani e nel cuore di Dio, fidandoci della sua e non della nostra bontà.
Don’t forget! Lettura spiegata della Divina Commedia
DIVINA COMMEDIA INFERNO CANTO 5° 2.a parte
Testo di Dante e Parafrasi in italiano moderno