Riflessione del giorno

venerdì 1 marzo ’19

By Patronato S. Vincenzo

February 28, 2019

 

 

nell’immagine un dipinto di Christian Krogh

 

 

Proverbio Del Giorno

“Marzo pazzerello guarda il sole e prendi l’ombrello.”

 

Iniziamo la Giornata Pregando

Inclina verso di te, o Dio, quel poco che hai voluto che io sia. Della mia povera esistenza, ti supplico di prendere gli anni che mi restano da vivere. Quanto a quelli perduti, ne provo umiliazione e pentimento. Non disdegnare i miei rimpianti. Ormai non vi è più in me che il desiderio della tua saggezza e un cuore, che ti offro. Per Cristo Nostro Signore. Amen

 

ALBINO DI VERCELLI

3 i santi con questo nome celebrati il 1° marzo sono S. Albino martire, di Colonia, S. Albino vescovo di Angers e S. Albino Vescovo di Vercelli, che era a capo della chiesa locale nel 452 quando i Goti e gli Unni, devastarono la città. A lui toccò ricostruire la cattedrale. Di lui non si sa altro, il suo culto è antichissimo.

 

Ascoltiamo la Parola di Dio (Marco 10,1-12)

Gesù, partito da Cafarnao, si recò nel territorio della Giudea e oltre il Giordano. La folla accorse di nuovo a lui e di nuovo egli l’ammaestrava, come era solito fare. E avvicinatisi dei farisei, per metterlo alla prova, gli domandarono: «E’ lecito ad un marito ripudiare la propria moglie?». Ma egli rispose loro: «Che cosa vi ha ordinato Mosè?». Dissero: «Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di rimandarla». Gesù disse loro: «Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. Ma all’inizio della creazione Dio li creò maschio e femmina; per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e i due saranno una carne sola. Sicché non sono più due, ma una sola carne. L’uomo dunque non separi ciò che Dio ha congiunto». Rientrati a casa, i discepoli lo interrogarono di nuovo su questo argomento. Ed egli disse: «Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio contro di lei; se la donna ripudia il marito e ne sposa un altro, commette adulterio».

 

Riflessione Per Il Giorno (Leggenda Indiani Cherokee)

Narra la leggenda che l’indiano Cherokee per diventare adulto dovesse superare una prova. Questi veniva portato nel cuore della foresta dal padre, il quale gli metteva una benda sugli occhi in modo che non potesse vedere. Fatto ciò se ne andava, lasciandolo solo. Il ragazzo doveva rimanere seduto su un tronco d’albero fin quando la luce del mattino, arrivandogli sul viso, l’avrebbe avvisato che la notte era passata. Il giovane non poteva piangere o gridare per cercare aiuto e superata la prova avrebbe fatto il voto di non parlarne con nessuno. Il ragazzo, nel buio delle bende, è terrorizzato. Può sentire ogni tipo di rumore, di sicuro ci sono bestie selvatiche intorno a lui, qualche altro essere umano potrebbe ferirlo. Il vento soffia forte, fischiando tra i rami, ma nonostante questo, il ragazzo rimane seduto, stoicamente, senza rimuovere le bende, perché è l’unico modo per diventare vero uomo! Finalmente passata la notte il primo raggio di sole bacia i suoi occhi e lui può rimuovere la fasciatura. Ed è a questo punto che vede suo padre seduto davanti a lui: era rimasto lì tutta la notte per proteggere il figlio da ogni pericolo…

 

Intenzione del giorno

Preghiamo perché le comunità e le associazioni riscoprano la gioia e la forza della testimonianza.

 

Don’t forget!