XXI settimana Tempo Ordinario
Aforisma di S. Agostino
I ricchi: si vede bene quello che hanno, non si vede quello che loro manca.
Preghiera salmo 96
Il Signore regna: esulti la terra, gioiscano le isole tutte. Nubi e tenebre lo avvolgono, giustizia e diritto sostengono il suo trono. I monti fondono come cera davanti al Signore, davanti al Signore di tutta la terra. Annunciano i cieli la sua giustizia, e tutti i popoli vedono la sua gloria. Odiate il male, voi che amate il Signore: egli custodisce la vita dei suoi fedeli, li libererà dalle mani dei malvagi. Una luce è spuntata per il giusto, una gioia per i retti di cuore. Gioite, giusti, nel Signore, della sua santità celebrate il ricordo. Amen
Santo del giorno
Parola di Dio del giorno Mt 17,14-20
Gesù disse ai discepoli questa parabola: «Il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l’olio; le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche l’olio in piccoli vasi. Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e si addormentarono.
A mezzanotte si alzò un grido: “Ecco lo sposo! Andategli incontro!”. Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. Le stolte dissero alle sagge: “Dateci un po’ del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono”. Le sagge risposero: “No, perché non venga a mancare a noi e a voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene”.
Ora, mentre quelle andavano a comprare l’olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. Più tardi arrivarono anche le altre vergini e cominciarono a dire: “Signore, signore, aprici!”. Ma egli rispose: “In verità vi dico: non vi conosco”. Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora».
Riflessione dal “mattutino” di Mons. Ravasi
Nella società del benessere non si fa più nessuna valida distinzione tra il lusso e le necessità. Ci sono centri commerciali così immensi da essere diventati vere e proprie cittadelle dove tante famiglie là trascorrono l’intera domenica, perché la varietà delle offerte – anche di divertimenti – è tale da coprire tutte le esigenze. Ecco, è proprio questa parola «esigenze» ad essere al centro della nostra riflessione odierna.
Ci aiuta a svilupparla la frase citata, tratta dal saggio The affluent society dell’economista americano John K. Galbraith (1908-2006). La società opulenta, «affluente», come si è soliti dire con un anglicismo, ha travolto il tradizionale concetto di «esigenze». Esso rimandava alle nostre necessità primarie che, certo, variavano da epoca a epoca e secondo i diversi contesti culturali e ambientali, ma si basavano sui fondamentali dell’esistenza.
Il superfluo era considerato un «lusso», un di più non necessario ma solo voluttuario: è significativo che in inglese «lusso» si dica luxury! Ora si è compiuta una svolta: la società dei consumi non conosce quella distinzione e il concetto di «esigenze» o di «necessario» si è dilatato fino ad abbracciare anche l’opulenza, la sovrabbondanza, il superfluo, l’accessorio. Si ha, così, una mentalità sfrenata nell’«esigere» e questo si rivela non solo in sede commerciale, ma anche semplicemente umana.
Si pretende tutto, fino all’eccesso, e l’idea di felicità è nel poter comperare tutto quello che brilla e che è piacevole. Invano la sapienza dell’imperatore Marco Aurelio ammonisce: «La maggior parte delle cose che diciamo e facciamo non sono necessarie: chi le elimina dalla sua vita sarà più tranquillo e sereno».
Intenzione di Preghiera
Preghiamo perché, nella preghiera, non cerchiamo di piegare Dio ai nostri bisogni, ma siamo sempre aperti a capire la sua volontà.
Don’t Forget! La foto della settimana
VENERDÌ 25 AGOSTO OSLO, NORVEGIA
La tuffatrice norvegese Asbjorg Nesje si allena davanti all’edificio del teatro dell’opera JAVAD PARSA/ NTB SCANPIX VIA AP