Riflessione del giorno

venerdì 11 settembre ’20

By Patronato S. Vincenzo

September 10, 2020

 

 

 

nell’immagine un dipinto di August Macke

 

 

XXIII Settimana t. Ordinario

 

Aforisma del giorno

Credo nel Dio che ha creato gli uomini, non nel Dio che gli uomini hanno creato. (Alphonse Karr)

 

Iniziamo la Giornata Pregando (S. Giuseppe Studita)

“Placa, o Madre purissima, la selvaggia tempesta dell’anima mia, che sola ti sei mostrata sulla terra porto di quanti navigano nei mali della vita. Tu che hai generato la Luce, illumina, o Pura, gli occhi del mio cuore. Sei stata data a noi, sulla terra, come protezione, baluardo e vanto. Ci sei stata data come torre e sicura salvezza. Per questo non temiamo più i nemici noi che piamente ti magnifichiamo”

 

GIOVANNI GABRIELE PERBOYRE

nato a Montgesty nel 1802 e ordinato sacerdote a Parigi nel 1826, desiderando dedicarsi alle missioni estere si recò in Cina e nel 1832 approdò a Macao. Qui esercitò l’apostolato tra i cristiani nonostante i pericoli di persecuzione. Tradito da un suo discepolo, fatto prigioniero, fu torturato a lungo e subì il martirio a Outchanfou l’11-9-1840. Fu beatificato il 10 novembre 1889 e canonizzato il 2 giugno 1996. 

 

La Parola di Dio del giorno (Lc 6,39-42)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola: «Può forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutti e due in un fosso? Un discepolo non è più del maestro; ma ognuno, che sia ben preparato, sarà come il suo maestro. Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? Come puoi dire al tuo fratello: “Fratello, lascia che tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio”, mentre tu stesso non vedi la trave che è nel tuo occhio? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello».    

 

Riflessione Per Il Giorno (1.a parte)

14 consigli di S. Tommaso d’Aquino per affrontare gli studi all’inizio del nuovo anno:

 

Intenzione del giorno

Preghiamo per tutti gli studenti, gli insegnanti, i genitori e il personale all’inizio del nuovo anno. 

 

Don’t forget!

11-9-2001: Quattro aerei vengono fatti schiantare da terroristi islamici sui due grattacieli del World Trade Center, sul Pentagono e in un campo in Pennsylvania, causando migliaia di vittime.

 

Tra le vittime del Covid c’è anche l’impresario ed ex artista Oscar Salvioli, deceduto lo scorso 19 marzo al Policlinico S. Marco di Zingonia a 69 anni. In forma privata, si è svolta la sepoltura nel cimitero di Cologno, paese in cui viveva e dove gestiva la «Salvioli Tensostrutture» assieme al figlio Elvis che ora proseguirà l’attività paterna. A piangerlo anche la figlia Shirley, la compagna Nora e i figli acquisiti Katia e Yuri. Un lutto anche per il mondo circense. Oscar, dagli anni 70 all’inizio degli anni 90 è stato infatti direttore del circo Elvis che gestiva coi cognati Orlando e William Zorzan. In pista, girando l’Italia in lungo e in largo, Salvioli si esibiva in molteplici specialità, dal numero di bicicletta alta fino al trapezio a due col fratello Walter (scomparso, anche lui prematuramente, l’anno scorso). Ma la sua più grande dote era nella gabbia dei felini dove presentava un numero con quattro leonesse e due leoni maschi, che concludeva mettendo la testa nelle fauci degli animali. Per due anni, tra l’87 e l’89, fece anche una tournée in Grecia. Dopo la chiusura del circo, negli anni 90 Oscar aveva gestito un pub a Sarnico, il «Sottocoperta», prima di trasferirsi a Cologno dove aveva aperto l’impresa di noleggio. «Oscar era un uomo buono e generoso – ricorda la cognata Loredana – Moltissimi paesi, non solo della Bergamasca, si rivolgevano a lui per avere la tensostruttura da montare nelle feste, motivo per cui non c’è forse Amministrazione comunale o oratorio che non lo abbia conosciuto e stimato. Il sorriso accattivante, la simpatia, la disponibilità e l’innata capacità di mettere chiunque a proprio agio, hanno fatto di lui una persona indimenticabile». Il sito circusfans.net, che ha annunciato la sua scomparsa, lo definisce «un grande uomo di circo sempre pronto ad aiutare tutti». E tante sono le testimonianze di affetto da parte degli organizzatori di feste e manifestazioni, come il Filagosto Festival che scrive: «Potevi arrivare a montare la notte come all’alba, ma per noi eri una sicurezza». O il consigliere regionale ed ex sindaco di Spirano Giovanni Malanchini che lo descrive come «un uomo dal cuore d’oro. I miei ricordi vanno alle prime edizioni del Nedàl a Spirà, quando lo chiamavamo anche di notte per risolvere i piccoli problemi tecnici causati dal gelo e dalla neve. Oscar non diceva mai di no, aveva sempre una soluzione pronta e quel sorriso rassicurante tipico della gente buona e sincera».