Riflessione del giorno

Venerdì 12 maggio 2023

By patronatoADM

May 11, 2023

 

V Settimana di Pasqua 

 

Aforisma di Georg Christoph Lichtenberg (1742-1799)

Se gli uomini divenissero di colpo virtuosi molte migliaia di individui morirebbero di fame.

 

Preghiera Colletta

Donaci, o Signore, di conformare la nostra vita al mistero pasquale che celebriamo nella gioia, perché con la sua forza perenne ci protegga e ci salvi. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen

 

Santo del giorno

 

Parola di Dio del giorno Giovanni 15,12-17

Disse Gesù ai suoi discepoli: «Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando.

Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi. Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri».

 

Riflessione del giorno

Rispondendo alla frase di Marie-Antoinette de Geuser: «Vorrei lasciare dietro di me, sulla terra, una lunga scia di fuoco» Adrienne von Speyr (1902 – 1967) mistica, medico e autrice svizzera, legata al teologo Hans Urs von Balthasar da un fecondo rapporto di collaborazione, che coltivò a partire dalla propria conversione al cattolicesimo nel 1940, rispose: “No, no, non è così.

Io non vorrei lasciare nulla dietro di me, ma scomparire completamente…non lasciare alcuna traccia visibile. La cosa peggiore che possa capitare a qualcuno, è quella di diventare un santo. La cosa non mi piacerebbe, sarebbe un terribile malinteso. Ancora una volta la gente si metterebbe a guardare una statua invece di guardare a Dio soltanto.

Io vorrei solo che, attraverso me, si potessero scoprire un po’ di più le tracce di Dio…”. Le ultime parole pronunciate da Adrienne von Speyr prima di spirare furono “Que c’est beau du mourir!” (come è bello morire!) e poi: “Grazie, grazie, grazie”.

 

Intenzione di preghiera

Preghiamo per i bambini vittime di violenze psicologiche, morali e fisiche in ogni parte del mondo.

 

Don’t Forget! Africa News

REPUBBLICA DEMOCRATICA CONGO:

CENTINAIA DI MORTI E MIGLIAIA DI DISPERSI PER LE INONDAZIONI

Alluvioni e inondazioni flagellano il Congo e il fango inghiotte il paese sull’orlo della catastrofe: in meno di una settimana le inondazioni hanno causato la morte di 400 persone nell’est Congo-Kinshasa. Uno scenario drammatico da cui arriva una storia di speranza: due bimbi sono riusciti a sopravvivere alle inondazioni galleggiando nei pressi delle rive del lago Kivu. I genitori dei due piccoli sono morti nell’alluvione, ma le autorità locali hanno già contattato persone che potranno occuparsi di loro.

Ma la situazione rimane apocalittica: villaggi rasi al suolo, persone disperse e centinaia di cadaveri che riempiono le strade. Delphin Birimbi, contattato dalla Bbc afferma che: “Mancano all’appello più di 5mila persone; 200 feriti si trovano negli ospedali e nei centri sanitari, mentre sono almeno 1.300 le strutture danneggiate, con scuole, chiese e infrastrutture idriche letteralmente distrutte”. Le violente precipitazioni hanno colpito anche il Ruanda, causando almeno 130 vittime.

Secondo il capo ONU António Guterres, queste inondazioni “sono l’ennesima conseguenza dei cambiamenti climatici: il riscaldamento dell’atmosfera rende le precipitazioni estreme molto più probabili”.  Il lago Kivu è diventato l’unica via per il mondo esterno per Justin Mudumbi, che ha perso 7 figli e 2 nipoti. “Qui non può venire nessuno. Anche chi è scampato alle inondazioni deve avere una canoa per uscire e andare a Goma.

Perché non ci sono più strade…” Le autorità locali hanno confermato martedì che oltre 5.000 persone sono disperse e 411 uccise dall’acqua e dal fango che hanno spazzato via l’area.  Man mano che gli abitanti si stancano, le calamità sembrano senza fine. I funzionari hanno detto che mercoledì 10 maggio altre dieci persone sono state uccise da una frana dopo che forti piogge hanno colpito la regione già colpita.